L’amore ai tempi del Coronavirus fa fiorire il mercato dei sex toy. La quarantena ha risvegliato l’interesse per dispositivi, giocattoli e servizi di ogni genere a sfondo sessuale. Anche le soluzioni fai-da-te. Nella prima settimana di marzo gli ordini per Womanizer, ovvero il sex toy tedesco best seller, in Italia sono cresciuti del 60%. In Francia del 40% e a Hong Kong di oltre il 70%. MySecretCas, primo shop online italiano per dispositivi di questo tipo, comunica che l’acquisto di sex toy è salito del 50% da parte delle coppie e dei single proprio nei giorni seguenti alla chiusura del Paese e le restrizioni alla circolazione per contrastare il Coronavirus.
La piattaforma specializzata Lelo fornisce la hit parade dei sex toy più adeguati e popolari del momento: da Soraya 2, il preservativo supersottile a trama esagonale Hex all F1 Developer’s Kit Red.Il problema è che quasi tutti questi gadget del sesso sono prodotti in Cina, dove proprio l’esplodere della prima esmergenza ha rallentato produzione e distrubuzione, il tutto come detto a fronte dell’esplodere gli proprio nel periodo storicamente più “calmo” dell’anno per il settore.
Secondo l’infettivologo Justin Lehmiller del Kinsey Institute di sessuologia il trend dell’aumento di nuclei famigliari composti da una solo persona già in espansione e portato all’estremo dall’emergenza sanitaria, con ovvie conseguenze anche sul fronte del sesso. «Ci sono tante persone che non vivono né col partner né con un marito o una moglie – afferma Lehmiller -. Vedremo un aumento nei sex toy a controllo remoto grazie ai quali le persone possono coinvolgersi con le persone a distanza>. Una rivoluzione sex tech che si accompagna a quella, ormai diffusa, dello smart working. Non solo uniti e produttivi a distanza, ma anche goduti.