Di cosa parliamo quando discutiamo di sesso tantrico?
Per alcuni il sesso non è solo divertimento, ma una pratica ed un’esperienza che va oltre la fisicità e può diventare magia. Il sesso tantrico non è una semplice lista di consigli o di posizioni, ma un approccio che parte dalla coscienza dell’io per arrivare alla comprensione del tu, dell’altro, in una rinnovata dimensione. A questo livello, la relazione amorosa può espandersi oltre i limiti contestuali, per raggiungere una consapevolezza intima più profonda, che si accompagna ad alti livelli di piacere.
Il Tantra non è una religione – non ci sono dogmi, né una ginnastica. Va piuttosto vissuto come un metodo per imparare a mettere ogni tanto il cervello in pausa, per concedere al corpo il pieno controllo di tutte le sensazioni legate alla sessualità. Il sesso è dunque solo una parte di questa filosofia spirituale più ampia, la cui matrice è esoterica.
Un primo approccio al Tantra
Laddove lo stress ed i ritmi imposti dalla vita quotidiana ci pongono continuamente di fronte a compiti, to-do-list e liste della spesa costantemente da aggiornare – in un vortice continuo in cui ci si ritrova spesso a corto di tempo, il Tantra si pone come uno ‘stacco’. Una sorta di rimedio contro la tristezza e la monotonia della routine quotidiana che, volente o nolente, irrompe in ogni relazione interpersonale. Il sesso tantrico è ricerca del proprio centro, sessualità sacra, illuminazione, scoperta del legame autentico, dell’amore vero. Un’insieme di pratiche che si sono andate sviluppando nel corso di millenni nelle discipline di pensiero orientale, fra le quali possiamo annoverare:
Chakra (i centri energetici del corpo);
Mantra (i canti in sanscrito);
Asana (le posizioni dello yoga);
Pranayama (la respirazione ritmica);
Cerimonia rituale in cui si fa esperienza dei concetti di luce e ombra, paradosso, rispetto per il corpo come chiave d’accesso per l’ultrasensibile;
Questa è in estrema sintesi la sessualità tantrica, l’attivazione dei nove chakra durante l’unione sessuale per innalzare i livelli di energia e fare esperienza del magico, dell’inspiegabile.
Due ore di preliminari e sesso tantrico possono valere un’intera giornata di beatitudine. Questo perché, facendo un’esperienza di connessione profonda al di là del piano fisico, ci ricarichiamo nel corpo e nella mente. Attraverso il Tantra dunque il sesso diviene anche un mezzo di conoscenza spirituale, uno strumento per farsi altro ed uscire da se stessi.
Se dovessimo paragonarlo all’attività del camminare, potremmo dire che il sesso tantrico non è
assolutamente una corsa per raggiungere il traguardo. Quanto piuttosto una lenta passeggiata divertente e curiosa. Si va alla scoperta dell’altro accarezzandolo, riscaldandolo con il respiro, toccandolo e massaggiandolo, baciandolo e leccandolo. L’obiettivo per l’uomo non è quello di farla bagnare per penetrarla il più in fretta possibile; e nemmeno per la donna quello di fargli diventare il pene eretto. Qui si tratta di acquisire familiarità, rilassarsi, interconnettersi.
Una volta che la connessione è totale, la coppia è pronta a rilasciare la propria tensione sessuale. Anche qui il Tantra entra in gioco e consente all’uomo di sviluppare un pieno autocontrollo sul proprio orgasmo. In questo modo la coppia può decidere di venire all’unisono. E se facendolo ci si guarda negli occhi, comunicandosi le proprie sensazioni, gli orgasmi saranno davvero stellari.
Origine ed utilizzi del termine Tantra
Tantra è una parola del sanscrito che deriva dalla radice tan “allungare, estendere, espandere, diffondere, uscire da sé, intessere”. Un concetto dinamico che si può esemplificare in una triade, “l’essere – la coscienza – la beatitudine”, per sottolineare il significato di auto-accrescimento ed auto-evoluzione racchiuso al suo interno.
Oggi il termine Tantra è entrato nella cultura pop ed è diventato di moda. Si assiste così alla nascita di nuove improprie “declinazioni”, quali Tantra Bar, Tantra Village, Centro Massaggi Tantra, che spesso poco o niente hanno a che vedere con il concetto originario.
Vip e sesso tantrico, quali sono i personaggi famosi che amano il Tantra?
Nel suo libro The Bite in the Apple: a Memoir of My Life with Steve Jobs (Il morso della mela: una memoria della mia vita con Steve Jobs), Chrisann Brennan, una delle ex di Steve Jobs, racconta dell’affinità dell’inventore dell’iPhone per il sesso tantrico e la sua predilezione per la pratica del “salto della quaglia”.
Negli anni novanta fra i primi a portare alla ribalta questa pratica era stato Sting, che ne aveva parlato come di “sacro sesso”.