Sesso nello spazio? A che punto siamo con la ricerca
La questione sesso nello spazio, per quanto ci possa sembrare distante dalle nostre esigenze quotidiane, non è da prendere sottogamba. Considerando infatti che la vita sulla terra sembra inesorabilmente destinata a finire, l’umanità, se vuole sopravvivere, deve ingegnarsi. E testare le possibilità di vita nello spazio, sulle stazioni orbitanti.
Gi scienziati della NASA a questo proposito già da qualche tempo stanno studiando le possibilità legate alla vita sessuale nello spazio, alla fertilità ed al concepimento. Le conseguenze della vita nello spazio, della mancanza di gravità e dunque del comportamento del nostro apparato riproduttivo, sono uno dei campi di ricerca che vedranno maggiore sviluppo nel prossimo futuro.
Ma quali sono le possibilità ed i misteri legati al “sesso nello spazio“? La prima cosa che ci può venire in mente riguarda la mancanza di gravità… è possibile la penetrazione a queste condizioni? Quali accorgimenti dovranno essere presi? Lo studio dell’attività sessuale nello spazio è la chiave per poter pensare ad una vita su Marte.
Al momento la ricerca viene fatta a terra. La Nasa ha costruito una sorta di palestra che replica le condizioni di vita nella stazione orbitante. Da una parte è vero che ci sarà da aspettare ancora molto prima che il primo essere umano riesca a muovere il primo passo sul pianeta rosso. Ma dall’altra è vero che la Stazione Spaziale Internazionale è già un terreno importante di sperimentazione, dove, oltre alla mancanza di gravità entra in gioco il fattore legato all’esposizione umana alle radiazioni solari e le relative conseguenze per la riproduzione.
Bisogna infatti considerare che l’atmosfera terrestre e il campo magnetico della terra è in grado di proteggerci dal 99% delle particelle subatomiche radioattive. Queste particelle in un modo o nell’altro possono avere una grande influenza nel modificare il nostro DNA. Bisogna considerare un impatto simile a quello di una palla da bowling sui birilli, le conseguenze dul DNA e sui nascituri non sono ancora prevedibili.
E in Italia? Chissà se nella sede dell’ALTEC di Torino si studiano anche queste cose…