“Cara Tania, ho un grande segreto che mi appesantisce il cuore, è come un macigno e prima d’ora non l’ho mai detto a nessuno.
Due anni fa ho fatto sesso con il fidanzato di mia figlia. Ai tempi Giulia aveva 21 anni e non resisteva più di 3-4 mesi con lo stesso ragazzo, io li vedevo tutti gioviali, timidi e felici. A quel tempo si vedeva con Paolo, di tre anni più grande, ed era la prima volta che riconoscevo in uno dei suoi ragazzi qualcosa di diverso. Intelligente, bello, alto e con gli occhi verdi che a me fanno impazzire. Quando sentii la sua stretta di mano, ebbi una scossa che mi attraversava il corpo.
Nei primi giorni in cui frequentava casa rimasi quasi abbagliata dal bianco candido che sprigionava dai suoi denti. Arrivò poi il giorno del compleanno di Giulia e lui la venne a prendere con largo anticipo per portarla fuori. Lei era chiusa in bagno e ne aveva ancora per almeno un’ora e mezzo: ceretta, boccoli, trucco.
Lo feci entrare e lo feci accomodare in salotto accendendo la televisione. Quando mi avvicinai a lui per passargli il telecomando, sfiorando la sua mano sentii un brivido fortissimo. Passarono diversi minuti, dopo un po’ lo sentii alzarsi e chiedere se c’era un secondo bagno a disposizione. Lo accompagnai al piano di sopra, entrai anche io in bagno per fargli vedere dove era la luce. Per un attimo si fermò a guardarmi, poi mi chiese se potevo vedere un attimo dietro la sua schiena. Aveva uno strano prurito e non riusciva a sapere cosa fosse. Non ebbi nemmeno un secondo d’esitazione, mi accostai a lui, gli dissi di appoggiare le mani sul lavandino e cominciai a scandagliare la sua schiena. Effettivamente aveva un bel bubbone tutto rosso, sembrava la puntura di un insetto, forse di un ragno. La mia vista però non era attratta tanto da quella montagnetta rossa, quanto dal suo fondoschiena, meraviglioso, da cui si intravedevano due chiappe sodissime. Passarono altri istanti e senza sapere come mi ritrovai a passargli una mano sul davanti per slacciare la sua cintura e tirare giù i pantaloni. Non lo feci girare. Non volli guardarlo in faccia. Mi accucciai giù bassa e glielo presi in bocca dal dietro, con la visuale del suo culo che faceva capolino…
Sicuramente lo ricordo come il migliore sesso orale della mia vita, ma, nonostante il fatto che Paolo venne lasciato da Giulia dopo qualche settimana per un altro, io mi porto ancora questo segreto dentro”
Tania Rossi risponde
Cara Silvia, quello che è passato è passato. Da quello che ho capito non hai avuto alcun coinvolgimento emotivo successivo a questa scappatella in bagno… quindi? Di cosa ti accusi?