Di una cosa siamo certi noi italiani, Silvio Berlusconi è stato un pioniere a livello globale nelle questioni relative ai presunti scandali sessuali. Di certo oggi fanno quasi sorridere le sue storie relative a Ruby Rubacuori, nipote di Mubarak o alle Olgettine. Fanno sorridere se messe a confronto con gli scandali che continuamente investono Donald Trump. Playmate, escort, truffatrici e pornostar di settimana in settimana accusano il presidente degli Stati Uniti d’America di averle turbate con un approccio sessuale violento e machista.
Case History
Ultima in ordine di tempo è la famosa pornostar e regista Stormy Daniels. Conosciuta in tutto il mondo per le sue performance nell’ambito del sesso anale, Stormy sostiene di aver incontrato il presidente Donald Trump in occasione di un torneo di golf a cui parteciparono diverse celebrità. L’evento di teneva Lake Tahoe nel luglio 2006. Trump era già sposato con Melania Trump e aveva appena avuto da lei il figlio Barron, ma, stando alle accuse, di fronte al bel didietro della Daniels non aveva saputo resistere
Ma la Daniels non aveva digerito quell’approccio, non voleva essere trattata come una prostituta. Così si era mossa per vie legali. Il risultato? Solo poche settimane prima delle elezioni presidenziali del 2016, l’avvocato personale di Trump, per evitare problematiche di qualsiasi tipo, aveva pagato 130.000 dollari di tasca sua, costringendo la pornostar a tacere.
Il cambio di rotta
Ma le cose sono improvvisamente cambiate nel gennaio 2018. Stephanie Clifford, vero nome di Stormy, ha citato in giudizio Trump e ha minacciato di voler raccontare la sua versione della storia.
Pochi giorni fa, il 23 marzo 2018, Stormy si è presentata al pubblico per un’intervista di sessanta minuti sulla CBS. Ha raccontato tutto, l’approccio del presidente, le volte che hanno fatto sesso, senza preservativo. Ha addirittura detto che il presidente, alla domanda di lei “Ma… Melania, non hai avuto da lei un figlio da poco?” ha risposto dicendo che la loro era solo una relazione di facciata, che dormivano in camere separate.
