Ottantotto anni a marzo lei, 49 lui. Sandra Milo e l’imprenditore Alessandro Rorato sono inseparabili dal 2019, quando si sono conosciuti a Venezia, la città dell’amore. La differenza di età (quasi quarant’anni) non pesa assolutamente il rapporto, come garantisce l’attrice, una delle sex simbolo più disinibite d’Italia, che svela di aver ricevuto un anello di fidanzamento ma frena sul matrimonio. «Non è più tempo» sorride la Milo in un’intervista a “Oggi”.
«Con Alessandro è amore, ma non c’è sesso. Si ama in tanti modi» chiarisce la bionda fatale (anche per molti politici) dello spettacolo, parlando di una desiderio molto profondo che va oltre la pratica sessuale e a un legame certificato dallo Stato se non dalla Chiesa stessa. «Se proprio dovessi scegliere, più che sposarmi, mi piacerebbe essere adottata – chiarisce Sandra Milo -. Sono cresciuta senza padre e soltanto in questi ultimi anni ho capito quanto mi sia mancata una figura paterna. Ecco sì: mi piacerebbe poter chiamare qualcuno papà».
Sandra Milo senza veli
Stavolta umanamente e con grande serenità. Il cui segreto è proprio aver imparato a non considerare il giudizio degli altri. Tanto più quando riguarda l’amore. «Penso si debba essere sempre liberi di amare – spiega la Milo -. Chiunque abbia vissuto sa che si può amare ed essere amati in tanti modi. Mai avere paura: ci si deve tuffare nella vita e prendere tutto quello che arriva, anche le cose più brutte, altrimenti si rischia di stare in panchina».
Una metafora azzeccatissima, quella del giocatore, ruolo che Sandra ha sempre recitato e vissuto da “titolare”. Anche in questo momento storico. Guardando in faccia il Covid senza sfidarlo apertamente, ma anche senza paura. «Preferisco rischiare che vivere senza avere una vita – conclude la Milo, parlando dell’emergenza sanitaria che attanaglia il mondo da un anno -. Abbiamo provato a debellare il virus, e abbiamo fallito. Ora è il momento di imparare a conviverci: prendiamo tutte le precauzioni possibili e ricominciamo a uscire di casa. Preferisco correre qualche rischio che vivere senza avere una vita. L’umanità non si può far annichilire».