Non perderti il nuovo racconto erotico di www.piuincontri.com. Protagonista Melissa, escort di Torino.Dopo quella volta alla festa, in cui Melissa mi aveva guardato fare sesso con la sua amica, trascorse qualche mese prima che riuscissi a rivederla. Era una escort di Torino e viaggiava molto, sempre in giro, tra fine settimana lunghi fuori porta e serate galanti. Non riuscivo a smettere di pensare a lei. Un giorno decisi che arrivato il momento di restituirle il favore. Volevo guardarla fare sesso con un altro uomo e conoscevo giusto un amico che sarebbe volentieri stato al gioco. Le inviai un messaggio. Mi rispose dopo due giorni, era all’estero per un viaggio di piacere con un’altra sua amica escort. Sempre misteriosa. Una sera mi inviò una foto di lei vestita appena di un minuscolo perizoma e un reggiseno a balconcino distesa sul letto. “Vuoi giocare?” chiedeva il messaggio. Così la chiamai, le chiesi se si sarebbe prestata al mio gioco (l’incontro che volevo organizzarle con il mio amico).
- A una condizione – rispose lei. – Che tu adesso giochi con me. –
L’idea non mi dispiaceva per niente. Disse che si stava annoiando. Tutta sola sul letto, la sua amica era uscita con un uomo, lei invece era rimasta in camera.
- Una escort di Torino tutta sola! Un peccato – scherzai.
Attivai la video chiamata. – Sei fantastica – dissi guardandola ammirato.
Lei si accarezzava i capelli languida e pigra. Avrei voluto essere lì e baciarle tutto il corpo.
Le ordinai di aprire le gambe. Lo fece. La guardai a lungo, prima di dirle di iniziare a toccarsi. Lei si mosse lieve con le dita lungo la stoffa liscia delle mutandine. – Spostale! – ordinai. E Melissa le accostò di lato mostrando il suo sesso umido. Un capezzolo uscì dal reggiseno scuro e turgido, la escort iniziò a giocarci. Mi fece impazzire. Aprii la cerniera dei pantaloni, iniziando a masturbarmi. Melissa con una mano toccava la tetta e con l’altra si infilava le dita nella passera bagnata.
“ Continua così” le dicevo mentre lei ansimava.
In quel momento la porta si aprì ed entrò la sua compagna di stanza, rimasi sorpreso dal trovarmi davanti alla biondina, escort di Torino anche lei, con cui avevo fatto sesso alla festa qualche mese prima. Lei non si scompose a trovare la sua amica in quelle condizioni e, anzi, sembrò parecchio eccitata dalla situazione. In due secondi si era spogliata e si era distesa sul letto accanto a Melissa. La biondina ciucciava un capezzolo alla escort, mentre lei ricambiava il favore con un ispezione approfondita del suo inguine e basso ventre. La biondina gemeva e io ero sempre più eccitato. Alla fine venni quando Melissa si abbassò e immerse il volto tra le gambe della sua amica. Le due sembravano essersi dimenticate di me e continuarono a giocare per un altro po’, andando avanti a toccarsi e baciarsi. Alla fine Melissa mi disse che mi avrebbe chiamato quando sarebbe tornata.
Melissa rispettò i patti. Una escort di Torino di parola. Non fece tante domande, ma come avevamo concordato, stette al gioco e accettò il mio appuntamento al buio. Ero eccitato. Avevo organizzato tutto in ogni minimo dettaglio ed ora non vedevo l’ora che i miei ospiti arrivassero.
Alle otto spaccate il citofono squillò. Era Sandro. Il mio amico si tolse il cappotto, appoggiandolo sull’attaccapanni, e si lanciò sul divano.
- Allora com’è? – mi chiese mentre gli portavo del Martini.
- Puoi fidarti!
Sandro sapeva che avrei guardato tutto. Non era la prima volta che ci trovavamo nella stessa stanza quando uno di noi faceva sesso, ma quelle precedenti, l’altro fingeva di dormire. Io adesso volevo guardare. Da parte sua nessun problema, quello che contava è che la ragazza fosse a posto e Melissa era a posto. Una super escort, stupenda e arrapante.
– Lo vedrai tu stesso – dissi quando il citofono squillò di lì a poco.
Melissa fece il suo ingresso trionfale avvolta in una pelliccia finta, quando se la tolse mise in mostra le sue grazie strette in un abitino rosso che non lasciava nulla all’immaginazione. I capelli scintillavano morbidi e profumati e le sue labbra sorridevano maliziosamente. Sandro se la mangiava con gli occhi. Le offrii del Martini e misi su un po’ di musica. Melissa era disinvolta, buttò giù il suo drink, fece qualche chiacchiera, mi disse che si era divertita a Parigi e che era tornata a Torino giovedì. La escort si alzò di scatto e iniziò a ballare a ritmo di musica mentre io e il mio amico, seduti sul divano, assistevamo allo spettacolo. Poi quando la canzone cambiò, Sandro si avvicinò a lei, la baciò sul collo e le aprì la cerniera del vestito. Melissa fece scivolare l’abito a terra restando vestita con un completo intimo striminzito. Allora Sandro le prese una natica in mano, con l’altra una tetta e iniziò a baciarla. In un attimo erano sulla poltrona, lei sopra lui sotto. La escort gli aprì i pantaloni e gli tolse i boxer. Quando vidi il pene di Sandro duro ed eretto, mi eccitai anche io. Melissa iniziò a lavorarci sopra, prima con le mani poi con la bocca. Infine, si tolse il perizoma e si sedette sopra di lui dandogli la schiena. Sandro le slacciò il reggiseno, le tette della escort ballavano come due bocce dure, mentre cavalcava il mio amico. Melissa gemeva di piacere. Poi Sandro venne e allora la escort si alzò e venne verso di me. Si chinò e le sue labbra sfiorarono le mie mentre il suo seno premeva contro il mio petto. Stavo impazzendo. Melissa non perse tempo, mi spogliò e si chinò su di me. La lasciai fare per un po’ poi la presi e la voltai, la feci accucciare sul divano e la penetrai con foga. Sotto i miei colpi, Melissa venne poco dopo, mi trattenni più che potevo e poi fui colto da un orgasmo profondo. Fu una liberazione.
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