Ecco il nuovo racconto erotico di www.piuincontri.com. Buona lettura!
Ci divertivamo io e Stefi. Eravamo una bella coppia. Io ero un noioso contabile e lei una escort Torino. Ci conoscevamo da tanto tempo, da quando Stefi aveva appena iniziato a fare la escort e io ero uno sfigato di prima categoria che non aveva mai visto nuda una ragazza. Stavamo facendo sesso sul divano di casa mia. Stefi ansimava furiosa. Mi piaceva quando mi stava sopra perché vedevo i suoi seni sodi muoversi a ritmo e mi veniva da strizzarglieli per bene. Stefi aumentò il ritmo e venne. Ma continuò a cavalcarmi fino a quando non raggiunsi un orgasmo. Io e Stefi eravamo trombamici da ormai un paio di anni. Lei non voleva fidanzarsi per via del fatto che era una escort e io mi adattavo perché non volevo perderla.
Quando avemmo finito, Stefi si coricò sul divano nuda e si accese una sigaretta. La guardai ammirandone la bellezza. Era snella e alta, due tette da far girare la testa e una bocca a cuore che ripeteva baciami. Stefi si attorcigliò con il dito una ciocca di capelli.
- Che ne pensi se facessimo un gioco?- disse annoiata.
- Che genere di gioco? – chiesi. Conoscevo le sue fantasie e a volte mi spaventavano.
Stefi era scatenata, spregiudicata e iperattiva. Tutto il contrario di come ero io. A dire la verità mi domandavo spesso perché continuasse a vedersi con me. Lei diceva che le piacevo così com’ero.
- Potremmo andare fuori a cena, poi a ballare. – non c’era un locale a Torino che non conoscesse.
- Ok, – dissi poco convinto.
Stefi si infilò un cortissimo vestito, indossò il suo impermeabile beige e disse – ok, sono pronta.-
Uscimmo così, senza che lei indossasse la biancheria. Mi portò in un ristorantino intimo. Disse che ci veniva spesso. A fare la escort Stefi si divertiva, lo vidi dal suo volto sorridente. Ci accomodammo su un tavolo appartato, la tovaglia ampia e lunga ci copriva le gambe. Sentii Stefi prendermi una mano e portarsela tra le gambe.
- Toccami – disse.
Iniziai a sudare freddo, ma l’accontentai. Esplorai il suo inguine, le aprii le labbra con l’indice e il pollice e la penetrai. Stefi gemette.
- Sei uno sporcaccione!! – rise.
Arrivò il cameriere a prendere le ordinazioni. Sussultai levando la mano. Stefi ordinò per tutti e due. Quando l’uomo se ne fu andato Stefi prese il tovagliolo e lo portò sotto il tavolo.
- Me lo raccogli, per favore? –
Eseguii con il cuore che batteva a mille. La trovai con le gambe spalancate completamente bagnata. D’istinto immersi la testa là in mezzo e iniziai a leccare con gusto.
- Ecco – dissi appoggiando il tovagliolo sul tavolo quando riemersi.
- Gustoso l’antipasto? – scoppiò a ridere.
Avere per trombamica una escort di Torino era così non sapevi mai cosa aveva in serbo per te.
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