Sembra che il famoso detto “chi non lavora, non fa l’amore” abbia perso parte del suo significato, o comunque vada in qualche modo rivisto. L’allarme ci arriva dal Giappone, dove si sta assistendo ad un progressivo calo demografico negli ultimi anni. Paradossalmente oggi quest’isola all’estremo oriente del planisfero è in questo senso estremamente rappresentativa di una serie di processi in corso all’interno del mondo occidentale.
Gli addetti al censimento della popolazione nel paese del sushi e del sashimi hanno infatti registrato un ulteriore calo di 170.000 unità tra il 2016 e il 2017. Dal 1981 la popolazione in Giappone cala di anno in anno, ed adesso è scesa fino a 15.71 milioni, secondo quanto riportato sul quotidiano The Japan Times. Secondo i sociologi, per mantenere costante il dato sulla popolazione, il tasso di fertilità deve essere di almeno 2,1 nati per donna ed oggi a Tokyo e dintorni è sceso a soli 1,4 nati per donna.
Ma quali sono le cause di questo inesorabile calo della popolazione? Il dato lampante è che in Giappone si lavora molto, forse troppo e si fa poco sesso. La dimensione lavorativa diventa totalizzante e spesso le energie per fare sesso mancano.
Un’altra risposta ci arriva dal dato riguardo la consistenza dei nuclei abitativi. Circa 4,5 milioni di giapponesi che hanno fra 35 e 55 anni – quasi un terzo della popolazione totale, vivono in casa con i loro genitori. In questo modo tendono a risparmiare e faticano a costruire una loro famiglia. Si tratta di una tendenza in corso da qualche decennio, che ha visto emergere la figura del ‘single a vita‘, che in alcuni casi è anche ‘single parassita‘, che vive grazie alla pensione dei genitori.
Precarietà, mancanza di un reddito stabile, sono questi fattori che spingono a restare in famiglia. E poi diventa difficile trovare un partner, avere la privacy e coltivare l’intimità.
Per cercare di metterci una pezza, il governo sta lanciando un programma educativo in cui si spingono uomini a giocare con pupazzi e bambole, per abituarsi alla paternità. Inoltre verranno organizzati eventi di incontri tra single per aiutare i giovani a vedersi, riconoscersi, copulare, fare sesso e riprodursi!