Astinenza sessuale, quali problemi può comportare
Si parla spesso dei benefici derivanti dall’attività sessuale, ma raramente si prendono in considerazioni i rischi che un’astinenza prolungata può causare. Tanto più che, in un mondo dominato dal settarismo e dalla volontà delle nuove generazioni di distinguersi sempre di più da quelle che le hanno precedute, si fa strada il modello di vita degli asessuati. Chi sono gli asessuati? Si tratta di coloro che hanno scarsa o assente attrazione sessuale per gli altri. Secondo uno studio recente la percentuale della popolazione mondiale asessuata in alcuni paesi arriva a raggiungere l’1% dell’intera popolazione adulta. La conferma di questa tendenza arriva anche dal cinema, o meglio, dal mondo delle serie tv. Todd, uno dei principali co-protagonisti nella popolare serie animata di Netflix Bojack Horseman, ad un certo punto del racconto si scopre asessuato e comincia a frequentare una persona asessuata.
In quanto essere umani la natura ci ha dotati di un apparato sessuale. L’evoluzione ha poi fatto sì che le finalità di utilizzo di tale apparato si estendessero oltre i confini della mera riproduzione della specie. In altre parole, per l’homo sapiens sapiens la pratica sessuale ha altre finalità oltre a quella riproduttiva, privarsi di ciò non è salutare.
Attenzione però, quando parliamo di astinenza sessuale stiamo facendo riferimento solo al sesso fatto insieme ad un’altra persona (o in più persone). L’attività masturbatoria non rientra insomma nel conteggio.
Astinenza da sesso: i danni a livello indiretto
Molti di noi sanno che il sesso può essere una vera e propria panacea all’interno della vita quotidiana. Si tratta di un’attività che ci fa rilassare e scaricare lo stress, che ci avvicina al nostro parte, rendendo la relazione più piacevole ed anche più salutare. Certo, e bisogna subito sgombrare il campo da equivoci, il sesso non è un’attività indispensabile, una di quelle che o la fai oppure muori, come mangiare o respirare. Molto probabilmente chi non pratica sesso non godrà di tutta una serie di vantaggi, ma riuscirà a compensare le mancanze in qualche altro modo. Dal punto di vista fisiologico l’astinenza sessuale non fa male di per sé, ma può danneggiarci indirettamente.
Astinenza sessuale: una questione di tempi
Prima di procedere bisogna sgombrare il campo da una possibile cattiva interpretazione. L’astinenza sessuale di cui stiamo parlando è quella prolungata di chi per scelta o per necessità non pratica sesso. Esiste poi un’astinenza temporanea, a cui chiunque può andare incontro per tutta una serie di motivi. Secondo i sessuologi quando parliamo di coppie già formate, la situazione comincia ad essere allarmante quando non si fatta sesso per due mesi o più. Parlando invece di single l’astinenza da sesso non dovrebbe prolungarsi oltre i sei mesi. Naturalmente, nessun dottore sosterrà che privarsi della ginnastica sotto le coperte per questo periodo di tempo faccia male di per sé. Anzi, per alcuni soggetti un periodo di pausa e di relativa tranquillità può anche essere di giovamento, soprattutto nel momento in cui la ricerca dell’attività sessuale è divenuta una strenua e incessante pratica a cui non è possibile sottrarsi (sessuomani ed erotomani ne sanno qualcosa).
L’astinenza non voluta
La gran parte dei problemi che riguardano l’astinenza sessuale hanno una rilevanza psicologica. Il caso base è quello del giovane (maschio o femmina) adolescente alla ricerca di sesso che non riesce a trovare la giusta dimensione e di conseguenza a sfogarsi. Quando si desidera ardentemente fare sesso ma non si riesce a trovare l’opportunità per dare libero sfogo a questo appetito, possono nascere dei blocchi e le insicurezze a livello personale. Le insicurezze dovute alla timidezza, alla mancata accettazione del proprio corpo, possono aumentare proporzionalmente arrivando anche a diventare traumi.
Astinenza sessuale effetti: quali sono i problemi che possono derivare dalla mancanza di sesso?
Stress e mancato rilassamento
La vita di oggi è frenetica e molto spesso ci si scorda di fermarsi un momento e respirare in modo profondo. Il sesso sembra fatto apposta per questo, ci permette di staccare dalla routine quotidiana e ci porta in una dimensione lontana, in qualche modo più profonda ed altra rispetto al quotidiano.
Un’astinenza prolungata dall’attività sessuale potrebbe perciò finire per aumentare il livello di stress complessivo. Mancandoci questa valvola di sicurezza, questo sfogo, ci potrebbero essere altri rischi che insorgono.
Ansia da insoddisfazione
Ogni desiderio fortemente voluto ma non realizzato porta con sé una buona dose di insoddisfazione.
Gli scienziati la chiamano ansia del desiderio insoddisfatto, uno stato psicologico che nasce e cresce con la voglia di fare sesso. In genere si tratta di una condizione molto comune in individui di età compresa tra i 20 e i 30 anni che hanno cominciato la loro vita sessuale ma non hanno ancora rapporti continuativi e duraturi nel tempo. L’ansia è una condizione molto pericolosa perché può ingigantirsi dando problemi anche a livello fisico.
L’angoscia di chi non riesce a trovare un partner è però spesso sovradimensionata. Se l’individuo infatti sta bene, dovrebbe pensare a migliorare la propria salute e quindi la propria bellezza fisica per trovare un partner e non viceversa. Mangiare bene, dormire ad intervalli regolari, fare esercizio fisico, tutto ciò che ruota attorno ad uno stile di vita sano è di incentivo per il sesso. In altre parole è proprio il benessere generale a renderci più belli e più attraenti, mentre stress e ansia fanno esattamente il contrario. Se siamo ansiosi siamo meno in grado di esprimere libido e quindi meno attraenti verso il prossimo. In tutto ciò l’aspetto da considerare è quello della propria relazione con il corpo, se si ha fiducia in se stessi anche gli altri la avranno in noi.
Fino a qui abbiamo parlato di problematiche che possono incorrere in seguito all’astinenza sessuale comuni a uomini e donne. Adesso vediamo di addentrarci maggiormente nelle problematiche di genere.
Astinenza sessuale femminile: le problematiche che insorgono
Strano a dirsi, ma sarebbe proprio il gentil sesso a soffrire maggiormente da un’astinenza prolungata dal sesso. L’eccitazione e il raggiungimento dell’orgasmo sono infatti collegate ad una piena lubrificazione dell’apparato sessuale femminile. Un mancato utilizzo di questi muscoli può portare ad atrofia dei muscoli vaginali o a problematiche relative all’anca. I muscoli che sono sottoutilizzati sviluppano un’eccessiva sensibilità, che prende il nome di vaginismo, una condizione comune a molte donne caratterizzata da una eccessiva sensibilità dei muscoli attorno all’apertura della vagina. Insieme a quelli del pavimento pelvico, questi muscoli sono importanti per controllare il processo di penetrazione e devono essere in uno stato di rilassamento durante i rapporti sessuali. Quando questa fitta rete di muscoli si iper-contrae, è più difficile gestirla e il dolore è dietro l’angolo.
Nel mondo femminile lo stress da astinenza compare già dopo i primi mesi di mancanza di sesso, ma si fa angoscia e disperazione al passare di un anno. Secondo alcuni studi dopo dodici mesi non è solo a rischio l’equilibrio psicologico di una donna abituata a fare sesso, ma ci sono anche alcuni rischi a livello fisico. I tessuti intorno alla vagina si rilassano, l’idratazione tende a diminuire e con essa la lubrificazione, essenziale durante i rapporti. In questo caso è necessario ricorrere a lubrificanti artificiali e più difficilmente arrivano all’orgasmo (le cui ricadute positive per la salute ormai sono ampiamente dimostrate).
Astinenza sessuale effetti uomini: libido ed erezioni
Anzitutto è bene partire dal dato essenziale, l’astinenza ha anche effetti importanti sull’uomo, ma i maschi sono maggiormente capaci di resistere durante periodi ‘in bianco’. I risultati maggiormente evidenti sono la mancanza o la difficoltà nell’erezione e nell’eiaculazione già dopo i primi sei mesi. Alla lunga la mancanza di sesso può portare all’otturazione dei vasi sanguigni e ad un minor livello di testosterone. Nell’uomo ci sono minori rischi di atrofizzazione muscolare, soprattutto perché l’eccitazione si manifesta in erezioni notturne pilotate dai sogni, dal subconscio. Certo, alla lunga le polluzioni notturne sono piuttosto scomode e la mancanza di allenamento dell’apparato genitale può portare ad altre conseguenze, come una vecchiaia prematura e problemi durante l’eiaculazione.
Astinenza sessuale e prostata
Un paragrafo a parte va dedicato all’incidenza della mancanza di sesso sulla prostata. Una recente ricerca condotta in Australia ha fatto emergere una correlazione tra astinenza e cancro alla prostata. Indipendentemente che si faccia sesso o autoerotismo, la salute della prostata dipende anche dalla frequenza delle eiaculazioni. Che siano orgasmi dovuti a rapporti sessuali, a masturbazione o a polluzioni notturne, sembra che l’eiaculazione abbia un effetto positivo, come fattore di protezione nella prevenzione del cancro alla prostata. Quando il flusso di sperma passa con una certa frequenza nei dotti deferenti, il ristagno di sostanze all’interno del liquido seminale è limitato e temporaneo, in modo da scongiurare gli effetti negativi della trasformazione di queste sostanze. Inoltre, secondo un’altra prospettiva, maggiore è la frequenza degli orgasmi, maggiore è la frequenza del processo che porta le ghiandole prostatiche ad essere mature, evitando patologie prostatiche.