Nelle ultime settimane l’opinione pubblica internazionale si è scagliata contro l’industria pornografica. Le responsabilità che si ascrivono al porno sono molteplici: sfascerebbe le famiglie, causando insoddisfazione, violenza e depressione. Addirittura c’è chi dice che i giovani che guardano porno sono più propensi a non sposarsi, a non prendersi questa responsabilità.
In realtà lo studio dell’impatto della pornografia sulle relazioni uomo-donna non è una novità. Già nel 1989, una ricerca a firma Kenrick, Gutierres e Goldberg denunciava l’influenza negativa che aveva sugli uomini nelle relazioni l’esposizione a foto di Playboy e altro materiale erotico. Questi uomini trovavano le loro mogli meno attraenti ed erano meno portati a far sesso con loro. Anche se la ricerca viene spesso citata, studi molto più recenti hanno evidenziato risultati radicalmente diversi. In molti casi l’esposizione al porno è oggi innocua nelle dinamiche di coppia. In alcuni casi addirittura può stimolare l’appetito sessuale.
A prendersela contro il porno in tutto il mondo e soprattutto negli Stati Uniti sono associazioni ultra-cattoliche di genitori impauriti, fondazioni anti-abortiste e politici oscurantisti. Un sacco di genitori oltreoceano quando scoprono che i giovani figli si dedicano furtivamente a guardare porno, si rivolgono a psicologi specialisti di terapia familiare, preoccupati in modo estremo ed a volte assurdo.
Il porno, è chiaro, è a portata di mano. Si stima che il 90% dei ragazzi e il 63% delle ragazze vedono porno prima di aver compiuto 18 anni.
A difesa dell’innocenza del porno c’è un altro studio, a firma Sam Perry e Cyrus Schleifer. I due studiosi hanno incrociato i dati geografici sul consumo del porno online con quelli relativi ai numeri di divorzi. Non trovando alcuna correlazione. Questo significa che il porno online non aumenta né diminuisce le probabilità di fine del matrimonio.
Alla fine, una riflessione che trova d’accordo più punti di vista, è la seguente. Se la fine dell’amore nelle coppie fosse colpa dell’esposizione degli uomini al porno, allora se togliessimo improvvisamente l’acceso tornerebbe magicamente a funzionare?