Con il termine inglese ‘pegging’ si identifica una pratica sessuale che prevede la penetrazione anale dell’uomo da parte di una donna per mezzo di un dildo strap-on. Pur non essendo particolarmente comune, o meglio non troppo ‘sponsorizzata’, il pegging è molto meno ‘estremo’ di quanto si possa pensare e rientra nelle tecniche di stimolazione prostatica che possono portare l’uomo a raggiungere un orgasmo molto più intenso da quello derivante dalla penetrazione o dalla stimolazione manuale e orale. Non a caso una pratica del tutto simile viene citata anche in un’opera del Marchese de Sade.
Come si fa: scegliere il partner giusto
Sulla base di quanto detto fin qui, il pegging non lascia molto spazio all’immaginazione. In realtà non è esattamente così. Come riporta un articolo di Cosmopolitan (“6 women explain what it’s really like to peg their partners”) non sempre il pegging si inserisce in maniera naturale nel contesto di una relazione strettamente eterosessuale. Il motivo è di natura psicologica e si fonda sulla percezione che la ‘penetrazione’ sia una prerogativa del maschio benché il pegging, come detto, si possa considerare una tecnica per la stimolazione prostatica.
Per superare questo ostacolo psicologico, è consigliabile provare a mettere in pratica le tecniche di pegging con un partner sessuale consolidato: tutte le donne intervistate da Cosmopolitan hanno sottolineato di aver attuato questo tipo di pratica con il proprio marito o il proprio fidanzato. La reciproca conoscenza, infatti, permette di affrontare e superare il possibile imbarazzo che potrebbe scaturire da una proposta di questo tipo che, pur non essendo estrema è di certo non molto convenzionale. Di contro può risultare stimolante nell’ottica di rovesciare le dinamiche tradizionali di un rapporto etero e soddisfare la curiosità propria e quella del partner.
Alcuni consigli per il pegging
Vediamo ora come affrontare il pegging in concreto. Non c’è un modo giusto o sbagliato di farlo, purché il godimento sia reciproco. Questa pratica può garantire piacere sessuale ad entrambi i partner: l’uomo può raggiungere l’orgasmo prostatico, più intenso di quello ‘tradizionale’, mentre la donna può provare anch’essa piacere fisico utilizzando un dildo a doppia penetrazione e un vibratore per la stimolazione del clitoride.
Per tanto, il primo accorgimento è quello relativo allo ‘strumento’ da utilizzare. Nel caso si tratti di un primo tentativo, è bene optare per un approccio soft e, di conseguenza, per un sex toy di dimensioni contenute (sia per quanto riguarda lo spessore che la lunghezza), in modo tale che il primo approccio con questa pratica non risulti traumatico.
A tal proposito, i preliminari sono molto importanti (incluso farsi la doccia ed espletare le necessità fisiologiche). Non è necessario avere fretta ed è bene che si crei il ‘clima’ ideale prima di passare all’azione. Fondamentale, per la penetrazione vera e propria, una sorta di preparazione all’atto vero e proprio: una prima stimolazione per mezzo di dita o plug è sicuramente d’aiuto, così come l’utilizzo di una buona dose di lubrificante che agevoli il più possibile il passaggio del dildo. Una volta ‘rotto il ghiaccio’ è consigliabile non aumentare subito il ritmo ma aspettare che il partner sia completamente a proprio agio.