Cosa fa scoccare la scintilla? Cosa guida i nostri istinti verso una donna piuttosto che un’altra? Come mai c’è chi riesce a conquistare una donna senza alzare un dito e chi, invece, si prostra ai suoi piedi senza risultati?
Prima di addentrarci nella parte più pratica della seduzione, è utile spiegare come funzionano il cervello e il corpo umano quando si tratta di attrazione.
Quando ci sentiamo attratti da qualcuno cosa succede dentro di noi?
Cosa fa scattare la molla che fa impazzire i nostri ormoni? La verità è che ancora oggi esperti e studiosi si interrogano su queste domande a cui sono riusciti a rispondere solo parzialmente. Dopo lunghe ricerche, sembra, infatti, emerso che l’attrazione è una questione legata sia agli ormoni che alla mente. Insomma un bel cocktail di istinto e ragione.
L’attrazione è una questione chimica
Nell’attrazione c’è un fattore istintivo e atavico, quello che riguarda l’accoppiamento. Un uomo e una donna sono indotti dalla natura a riprodursi, come ogni altra specie animale, e per farlo sono dotati di ricettori che permettono loro di individuare quello che dovrebbe essere un “partner ideale”. Secondo madre natura, il partner ideale è colui in grado di dare ai nostri figli più chance di sopravvivenza. Nel caso delle donne, quindi, un uomo forte, in salute e con una buona posizione sociale.
L’attrazione è soprattutto un fattore mentale
Ma l’attrazione è anche un fatto di neuroni che vanno in tilt. Ovvero, la mente ha sicuramente un ruolo primario nella scelta dell’uomo o della donna. Non è solo l’aspetto fisico e gli ormoni impazziti a contare, ma anche il feeling che si riesce a creare con un persona. Prova a pensare l’ultima volta che ti sei sentito molto attratto da una donna. Lei com’era? Bellissima e basta, oppure sentivi che aveva qualcosa in più? Sicuramente tra voi si era creata una sintonia speciale, un complicità unica.
Per attrarre bisogna piacersi
La regola fondamentale dell’attrazione è “piacersi per piacere”, non te lo dimenticare mai. Se non piaci a te stesso non puoi piacere a nessuno. Chi si apprezza per ciò che è, emana una luce diversa ed energia positiva, in grado di attrarre a sé le persone.
Le tre aree della vita: famiglia, amici e lavoro
Quand’è che una persona si piace? Affinché una persona si piaccia, deve riuscirsi ad accettare e deve essere realizzata. Per quanto riguarda la realizzazione, sono tre le aree importanti nella nostra vita che determinano o meno la nostra soddisfazione: quella privata (amore e famiglia), quella professionale (lavoro e carriera) e quella sociale (amici e interessi). Per accettarsi ed essere soddisfatto di sé stesso, un uomo deve riuscire a realizzarsi in ognuna di queste tre aree.
Impara a piacerti
Non c’è una via univoca per imparare a piacersi. Di sicuro è un compito arduo che comincia da una sincera analisi personale. Ecco da dove puoi partire a lavorare su te stesso, prova a rispondere a queste domande:
- Cosa cambieresti della tua vita?
- C’è modo di cambiarlo?
- Come posso fare per cambiarlo?
Quando inizierai a mettere a posto i tasselli mancanti della tua vita, ti sentirai subito meglio e attirerai l’attenzione di tante persone. Non avrai più bisogno di cercare donne per incontri e avventure, ma saranno loro a venire da te!