Su alcuni siti porno in internet è forse una delle cose più pubblicizzate in assoluto. Stiamo parlando dell’ingrandimento del pene, una pratica su cui si fa appunto tantissimo marketing, ma che potrebbe non essere poi così conosciuta come si deve, per quello che è. Si tratta di un’operazione chirurgica? Si tratta di prendere delle pillole? C’è un attrezzo magico dentro cui chi si vuol far crescere il pene lo deve in qualche modo infilare?
In questo articolo andremo a scoprire 3 cose che forse non sapevi sull’ingrandimento del pene.
1) La lunghezza media del pene
Secondo uno studio del 2015 del King’s College di Londra la lunghezza media del pene è di 13.1 centimetri. La lunghezza complessiva del pene arriva in media a 15-20 centimetri, solo che la metà che non si vede è all’interno del corpo, dietro i testicoli, nella zona chiamata perineo, dove si concentrano diversi fasci nervosi attraverso cui si stimola il piacere.
2) Cosa è la penoplastica
L’operazione chirurgica di ingrandimento del pene si chiama penoplastica e si realizza attraverso il taglio dei legamenti che collegano il pene all’osso pubico. La chirurgia di allungamento del pene passa attraverso la divisione di questi legamenti. In questo modo però si ottiene un pene sì più lungo – fino a due centimetri, ma solo quando è flaccido. Per aumentare la lunghezza eretta c’è bisogno dell’innesto di nuovi tessuti alla base del membro.
3) L’iniezione di grasso per aumentare la circonferenza
Un altro aspetto a cui molti tengono riguarda la circonferenza, si vuole un pene più spesso. Per farlo si preleva il grasso da altre parti del corpo sul corpo e lo si inietta nel membro, tuttavia esistono rischi. Principalmente di infezione, ma anche lividi locali e possibilità di sentire meno piacere a livello topico. Comunque la si veda, solo il 15% delle donne si dichiara insoddisfatto delle dimensioni del pene del partner. Quindi si tratta principalmente di un problema di sicurezza maschile.