Si sente spesso dire che alcune donne amino a tal punto i preliminari, da preferirli in certi casi all’atto sessuale vero e proprio. Non c’è d’altronde da meravigliarsi, i preliminari rappresentano quella fase della relazione amorosa in cui i partner si avvicinano gradualmente, esplorando le varie parti del proprio corpo con calma ed attenzione. E gli uomini? Conoscono a fondo questo enorme tesoro di pratiche, che si riflette in una ricchezza di approcci, di gesti ed intenzioni, dove il linguaggio del corpo si esprime nella sua interezza? Lo sanno i maschietti che i preliminari sono importantissimi anche per loro, perché possono portarli a fare l’amore in modo diverso, ad un intreccio di corpi e spiriti che molto spesso conduce ad orgasmi prolungati e molto intensi?
La risposta, miei cari lettori, nella maggior parte dei casi è no. Gli uomini il più delle volte ignorano più o meno inconsapevolmente i benefici connessi a queste pratiche amorose. Molto spesso si ritiene che i preliminari si riducano a qualche palpatina in più, una bella sessione di masturbazione reciproca e tanto sesso orale prima della penetrazione. Ma così non è, o almeno non solo.
1) Le Attenzioni
I rapporti di coppia, siano essi stabili e duraturi, o incerti e passeggeri, si basano sulla complicità che si instaura fra i partner. Così le attenzioni quotidiane che rivolgiamo l’uno all’altra, le chiamate ed i messaggi che ci lasciamo, la comprensione e la compassione reciproca che mettiamo in gioco. Sono tutti tentativi più o meno impliciti di seduzione. Sembra strano ma non lo è. La lampadina del sesso si accende sulla base di quei piccoli gesti, di quelle minuscole attenzioni che ci dedichiamo e che evadono dal quotidiano. Un caffè caldo profumato portato a letto per fare una sorpresa, un bigliettino lasciato di nascosto perché lui/lei lo legga quando si trova sul posto di lavoro, o un semplice messaggino piccante spedito via SMS.
2) Gli Sguardi
Non è certo una novità, gli occhi sono la chiave d’accesso alla nostra intimità più profonda. Il contatto visivo è la prima modalità di espressione di amore ed affetto. Infatti è stato dimostrato scientificamente, quando si fissa qualcuno in modo intenso negli occhi, i nostri corpi producono feniletilamina, un alcaloide e neurotrasmettitore responsabile di alcuni importanti processi di attivazione nella chimica dell’amore.
Il primo sguardo che ci scambiamo al mattino, le occhiate di intesa e di comprensione, sono già di per sé atti sessuali. A questo si aggiunge la curiosità e la passione con cui scopriamo il corpo dell’altro, quando ci spogliamo o ci rivestiamo insieme in camera, quando ci laviamo in bagno, in ogni momento in cui ci compariamo davanti nudi o vestiti, trasmettendo erotismo e sensualità.
A volte non è tanto importante se stiamo andando a letto con il solito partner da una vita o se abbiamo incontri occasionali con qualcuno che stiamo imparando a conoscere. L’importante è capire quale tipo di contatto con gli occhi abbiamo stabilito, quale tipo di energia unisce (o divide) le nostre pupille in quel determinato momento. Da quell’affinità di spiriti deriva infatti l’effettiva energia, la potenza sessuale che potremo andare a scatenare quando ci troveremo nelle possibilità concrete di fare l’amore.
3) La Prossimità
Oltre alla già citata vicinanza degli spiriti, è essenziale capire quale importanza ha la prossimità, la contiguità dei corpi. Fatta eccezione per quelle coppie che vivono relazioni sulla lunga distanza, in luoghi separati e lontani, e si vedono una volta ogni tanto. Per loro è molto facile che dal primo bacio si passi in pochi secondi all’atto sessuale completo, ma d’altronde come potremmo biasimarli?
Tutte le coppie che convivono però hanno interesse a capire di cosa stiamo parlando. Prossimità significa passare del tempo l’uno a fianco all’altra in tranquillità, magari abbracciati, oppure seduti sul divano con la televisione spenta ed una musica gentile di sottofondo. Tutto qui, direte voi? Anche se vi sembra poco, questa è la miccia, la chiave per scatenare l’impeto sessuale di entrambi. Non basta semplicemente sfiorarsi, magari di fretta, la mattina, scambiandosi un bacio freddo e senza alcuna effusione. Avvicinarsi significa anche disinnescare per un attimo lo stress generato dalle fatiche della vita quotidiana.
Non importa essere spogliati. I nostri corpi si scambiano calore anche semplicemente stando vicini. I respiri si incontrano ed il calore di irradia da un corpo all’altro. Non è assolutamente necessario in questa fase baciarsi, o scambiare liquidi di alcun tipo. Stando vicini semplicemente si può godere di tanta sensualità, non solo di affetto. E si può anche star fermi, lasciando che l’energia ci attraversi. Magari è interessante “accordarsi”, ascoltare il respiro del nostro partner, sentire il suo flusso sanguigno che si irradia dalla testa ai piedi, fino a scambiarsi il battito, fondere il ritmo, pronti per suonare assieme la nostra melodia.
4) Mano nella Mano
Siamo giunti a toccarci, pelle contro pelle. La prima e forse più importante modalità di ‘adesione’ a livello epidermico avviene quando appena ci sfioriamo, con la mano nella mano. La semplicità e allo stesso tempo la difficoltà di questo gesto sta tutta nel calore che riusciamo a trasmetterci. Qui, a partire dalla fitta rete di terminazioni tattili e nervose dei nostri polpastrelli, si scatena un impulso. Non importa che siate esperti di pranoterapia o di reiki per intuire che un impulso, un potente energia attraversa i vostri corpi. Deve essere solo cercata, attivata, tenuta di conto. Siamo ad un livello in cui sensualità ed affetto si confondono. Non è assolutamente necessario che da un buon contatto mano nella mano scaturisca un rapporto sessuale, ma neanche è obbligatorio il contrario. Le mani si sfiorano, si muovono, si parlano e con le mani si fanno, appunto, le carezze.
5) Carezze e piccoli massaggi
Sfiorarsi con la mano nei punti sensibili, frizionare e strusciare per produrre calore, avvicinarsi con lentezza alle zone erogene, tutto ciò fa bene all’amore e al sesso. Avete mai provato i benefici di un piccolo massaggio facciale? Possiamo utilizzare un po’ d’olio o di crema per esercitare una leggera pressione al centro della fronte del nostro partner, sulle sue tempie, passando delicatamente le dita sotto agli occhi, intorno al naso, all’esterno del perimetro della labbra. Il piacere sarà reciproco, visto che i polpastrelli delle nostre mani sono dotati di innumerevoli terminazioni nervose.
Dal viso passiamo dietro le orecchie, scendendo sul collo da dietro la nuca. Poi ripartendo dal mento scendiamo ancora, ma questa volta sotto al collo. Stiamo per entrare in contatto con una zona che può o meno essere coperta da vestiti, colletti o sciarpe. La parte coperta della nostra pelle è di solito quella più intima del corpo del nostro partner. Quella più sensibile.
Dopo gli occhi le mani sono forse il principale mezzo con cui scopriamo il mondo e non sono fatte solo per dare piacere, ma anche per ricevere.
Continuate a leggerci sulle pagine di Piùincontri, parleremo ancora dei preliminari continuando la nostra trattazione dei preliminari, dai baci al sesso orale.