Mentre in Italia l’opinione pubblica sta diventando più sensibile verso le tematiche legate alla fertilità – con particolare riferimento all’aumento della sterilità maschile, ci sono dei luoghi nel mondo dove da sempre, in primavera, la gente celebra il pene, il sesso e l’origine della vita.
In Giappone ad esempio, dove la gente si ritrova in strada per una vera e propria processione. Al posto dei santi, i devoti della “religione del pene” conducono sulle loro spalle riproduzioni giganti di peni maschili. Si tratta di una vera e propria street-parade, un carnevale colorato dove, per alcuni giorni, il pene è protagonista. Falli colorati, falli edibili, falli ornamentali adornano strade, piazze e vetrine dei negozi.
Le celebrazioni si svolgono in tutto il Giappone, ma quelle più sentite sono tipiche della città di Nagaoka, situata nella parte centro-occidentale del paese. Che senso ha, direte voi, portare un pene gigante in giro per la città? La falloforia è in realtà un rituale che incentiva la fertilità e ispira il successo a livello coniugale. Si tratta di una tradizione che esiste in Giappone a partire dal 1600, ma qualcosa di molto simile era già presente nell’antica Grecia, in un culto apposito dedicato a Priapo e Dioniso.
Il festival di Nagaoka, proprio come un carnevale, si è svolto ieri e ha visto la partecipazione di tutta la popolazione, dai vecchi ai bambini. Lo stesso avviene a Kawasaki, dove il prossimo aprile si celebrerà il Kanamara Matsuri, il “Festival del fallo d’acciaio”, le cui origini si fanno risalire a una preghiera lanciata secoli fa dalle prostitute locali, che invocavano alle divinità la protezione contro le malattie sessualmente trasmissibili.
Oggi fortunatamente esistono maggiori protezioni verso le infezioni e durante la festa le persone si mascherano da fallo, si mettono a succhiare lecca-lecca a forma di pene e fanno collezione di gadget a tema.