Sembra non esaurirsi l’ondata di accuse di molestia sessuale che sta interessando il candidato repubblicano nella corsa alla presidenza degli Stati Uniti d’America. Per quanto la stragrande maggioranza dell’opinione pubblica internazionale sia inorridata dalle sue esternazioni sull’universo femminile e dalla sua mancanza di rispetto, a volte però alcune delle sue accusatrici sembrano aver voluto ingigantire alcuni episodi. Donald Trump è un personaggio fuori dalle righe, indifendibile quando ha cercato di abusare della sua posizione baciando, toccando, molestando colleghe di lavoro, subalterne, sottoposte.
Proprio di ieri è infatti la notizia che una pornostar di nome Jessica Drake ha accusato il magnate americano di molestie. Trump le avrebbe afferrato il braccio con intenti di sfruttamento sessuale.
La porno-attrice, evidentemente sospinta anche dalla macchina da guerra dei democratici, ha rilasciato il suo “j’accuse” in una conferenza stampa sabato scorso. “Trump mi ha preso il braccio senza chiedere il permesso, era il 2006. Poi mi ha offerto i suoi soldi per accompagnarlo nella sua camera d’albergo”. Non si tratterebbe quindi di una semplice presa sul braccio, quanto piuttosto di avanches piuttosto dirette. L’occasone dell’incontro era un torneo di golf. Trump sembra che si sia avvicinato all’attrice hard, toccandola e cercando di baciarla. Dopo esser stato respinto poi avrebbe cercato di convincere la donna attraverso i suoi assistenti.
Tra le pornostar americane Jessica Drake della Wicked Pictures non è certo la più famosa. Però molti si ricordano di lei e la sua testimonianza non getta certo nuova luce sulla figura di Donald Trump. La campagna elettorale che si appresta ad entrare nella fase finale era infatti cominciata con la riscoperta delle pesanti dichiarazioni del candidato repubblicano, che aveva detto in un’intervista di diversi anni fa che “le donne bisogna prenderle per la f**a”.