Il deepthroat o per meglio dire “deep – throating” è una pratica di sesso orale molto simile alla fellatio; in italiano si può tradurre come “gola profonda”, così come il celebre film porno del 1972 con Linda Lovelace. La pellicola, che rappresenta una pietra miliare nella storia della produzione cinematografia di genere pornografico, ha in qualche modo sdoganato la pratica della fellatio come atto preliminare al rapporto sessuale vero e proprio.
In cosa consiste il deepthroat
Come la più comune fellatio, anche il deepthroat consiste nella stimolazione orale del pene; la principale differenza consiste nel grado di penetrazione del sesso maschile nella cavità orale del partner che negli atti di deepthroat è più profonda. Per il resto vi sono molte similitudini, a partire dalle possibili posizioni con le quali eseguire questo tipo di pratica.
La più tradizionale è quella in cui i due partner sono sdraiati: chi pratica la stimolazione orale si posiziona in modo tale da poter raggiungere il sesso dell’altro con la bocca. Una variazione sul tema di questa posizione è quella del 69 (anche nella variante ‘a cucchiaio’) che consente ad entrambi i partner di stimolare oralmente il sesso dell’altro.
In alternativa, il membro della coppia che pratica il deep throating si siede – sul latto del letto o su una sedia – o si mette in ginocchio mentre l’altro resta in piedi. La posizione ‘over the edge’ è tra quelle più articolate perché prevede che una delle due persone coinvolte sia distesa con la testa rivolta verso l’alto e reclinata leggermente all’indietro; in questo caso, rispetto alle posizioni descritte fin qui, è l’altro partner ad avere un ruolo più attivo, dovendo fattivamente spingere in avanti il proprio sesso.
Il deepthroat all’interno del rapporto sessuale
Dal momento che ogni rapporto sessuale tra due individui si sviluppa secondo modalità peculiari, determinate dai rispettivi gusti e preferenze, il sesso orale – e di conseguenza il deepthroating – non viene declinato sempre nella stessa maniera. In parole povere, ad alcuni piace molto, ad altri meno e ad alcuni per niente; in aggiunta, nell’arco temporale durante il quale si consuma il rapporto, questa pratica può far parte tanto dei preliminari – e quindi precedere la penetrazione – quanto della ‘finalizzazione’, fungendo da stimolo finale al raggiungimento dell’orgasmo. Non c’è un momento migliore dell’altro per praticare una fellatio profonda al proprio partner, se non quello in cui ci si sente meglio predisposti.
Per tanto, l’attitudine della propria controparte va tenuta in considerazione. Se non c’è particolare preferenza per questo tipo di stimolazione orale è bene cercare di ‘indorare la pillola’, curando l’igiene intima ed evitando di forzare oltremisura il proprio partner; è sconsigliabile, ad esempio, spingere con troppa veemenza il capo di chi riceve il pene: ciò potrebbe essere percepito come un atto di costrizione che rischia di aumentare la repulsione verso questo tipo di pratica. È bene anche evitare di prolungare il deep throating oltre il raggiungimento dell’orgasmo se il partner non mostra particolare gradimento. Il segreto, quindi, è quello di trovare un giusto compromesso tra il proprio desiderio e i gusti dell’altra, al fine di prevenire momenti di disagio.