Sesso virtuale? Tutti ne parlano, ma pochi sanno davvero di cosa si tratta. In questo articolo guida andremo ad approfondire i vari aspetti di questo fenomeno che si sta diffondendo sempre di più su scala mondiale.
Sesso virtuale, come fare il sexting e consigli
Per una definizione generale di sesso virtuale
Il sesso virtuale o cyber sesso è una pratica strettamente collegata agli apparecchi di comunicazione digitale, allo sviluppo della rete internet e del world wide web. Rientrano all’interno di questa categoria tutti gli scambi e le effusioni erotiche tra una o più persone di sesso diverso o dello stesso genere che fanno sesso attraverso i più disparati media. Si parla dunque di cybersex ogni volta che due o più individui consenzienti si connettono tramite mezzi elettronici, messaggi di posta elettronica, chat testuali o video chat con lo scopo di fornicare. Questa premessa è doverosa per sgombrare il campo da alcune definizioni non appropriate e soprattutto da altri settori che, seppur vicini a livello concettuale, sono in realtà molto diversi. Stiamo parlando delle sex dolls, la nuova frontiera del sesso con le bambole gonfiabili (divenute ormai super elaborate – secondo i gusti del cliente e costosissime), così come del sesso con escort robot. Entrambe queste dimensioni non sono incluse all’interno della categoria del sesso virtuale, ma rientrano all’interno della grande famiglia del feticismo masturbatorio.
Sesso e mondi virtuali
Fatta questo preambolo, rimangono comunque alcune situazioni ‘di mezzo’ che sono da specificare. Sta facendo sesso virtuale chi entra in Second Life o altri giochi simili? Nel senso, basta che due avatar fatti di pixel si incontrino in una stanza renderizzata in 3D su qualche server sparso nel mondo per farci parlare di sesso virtuale? La risposta è no, ci vogliono delle protesi che agiscano per favorire un’interazione, per far cioè in modo che anche con il cyber sex si possa raggiungere l’orgasmo. Dunque, anche se si parlasse di fedeltà e infedeltà in forme non convenzionali, l’incontro tra due avatar senza che i loro corrispettivi umani si masturbino, non è tradimento, ma solo sognare di farlo. Altra cosa invece quando, dietro agli avatar dentro questi mondi virtuali, ci sono persone in carne ed ossa che si scambiano sospiri, parole sporche, o che magari attivano a vicenda toys e vibratori.
Che cos’è il sexting?
Il sexting forse incarna a pieno le dinamiche ed i valori messi in gioco nel sesso virtuale. Per fare sexting c’è bisogno di una chat di sesso virtuale, un messenger, un sistema di messaggistica o perlomeno due smartphone in grado di scambiarsi mms o sms. All’interno di questa pratica infatti ci si invia messaggi, foto e video di natura sessualmente esplicita. La formula più in voga è l’invio di foto e video selfie dove appaiono le proprie parti intime, così da farle vedere all’altra persona. Ma rientrano nel sexting anche le scene di nudo di film erotici o filmetti porno, le gif porno e soprattutto il dirty talking, cioè chattare dicendosi tutte le porcate del caso per arraparsi a vicenda.
Oltre il sesso virtuale: il fenomeno diffuso del sexting tra i millennials
Attenzione però, il sexting non è solo una forma di sesso virtuale, ma anche un fenomeno molto popolare tra le nuove generazioni. Sulle piattaforme di social media, app e messaggistica ci si scambiano infatti contenuti sessualmente espliciti a tutte le ore del giorno e della notte, per goliardia o semplicemente per scherzo. Questo fenomeno, diffuso anche tra i minorenni, preoccupa però genitori e insegnanti. Se l’oggetto della condivisione è infatti un video di pubblico dominio, il problema è solo legato al rispetto della legge e alla moralità di quelli che saranno futuri adulti. Quando però a venire condiviso è un video privato (che si tratti di vero amatoriale o di pornografia), che tale doveva rimanere, o peggio ancora un video rubato, che mostra magari immagini di nudo di minorenni, il problema può tramutarsi in tragedia per i diretti interessati. Insomma, al di là della dimensione del sesso virtuale, la normalità con cui i più giovani si scambiano contenuti a sfondo sessuale contiene in sé alcuni pericoli da non sottovalutare. Episodi di bullismo e molestie possono avere gravi conseguenze a livello emotivo e sociale, che arrivano fino al suicidio. A volte un adolescente non ha la capacità di intravedere il pericolo che si nasconde dietro all’invio di una propria immagine di nudo. Ma lo stesso avviene anche per moltissimi adulti senza troppa esperienza. Lui o lei lo fanno magari per farsi notare, cercano un modo per flirtare, per ottenere complimenti. Ma i file digitale sono riproducibili all’infinito e quindi ci sono persone che si sono messe nei guai senza neanche averlo potuto immaginare, dove sarebbero finite le loro foto.
Sesso online: come fare sesso virtuale in modo semplice e sicuro
Chiusa la parentesi riguardante il fenomeno del sexting, torniamo a parlare di chat sesso virtuale e siti sesso virtuale. Anzitutto cerchiamo di capire quali sono i siti più utilizzati: Facebook – e soprattutto il Facebook Messenger, Whatsapp, Skype, Instagram Direct, Snapchat, solo per fare qualche nome di piattaforme social in cui basta un click per aprire una finestra di chat entro cui scambiarsi praticamente ogni tipo di file multimediale. L’importante è che entrambi i partecipanti siano consenzienti. Se invece state utilizzando app e siti d’incontri come Badoo, Tinder, OkCupid, Happn, Once, Grindr, Bumble vi preghiamo di stare molto attenti. Nella maggior parte dei casi utilizzare il sexting al primo approccio vi porterà ad un fallimento. Se vi state chiedendo perché, la risposta è semplice. Pur trattandosi di sesso virtuale, in cui non ci si tocca, le premesse e le aspettative sono del tutto reali. Prima di passare alle parole sporche, alle fantasiose proposte sconce, è quantomeno necessario presentarsi e conoscersi bene, creare insomma un buon livello di intimità.
Cerco sesso virtuale: le migliori chat sesso virtuale
Chi è intenzionato unicamente a fare sesso virtuale e a farlo nel modo più semplice e veloce possibile può rivolgersi alla galassia di siti nati appositamente con questo scopo. Siti come Chaturbate, Chatroulette, Bonga Cams, Cam4, Slutroulette, Cam Soda, Jasmine – solo per citare alcuni dei più conosciuti e usati dal pubblico italiano, sono fatti sia per chi vuole solo guardare, senza interagire, ma anche per chi invece vuole partecipare. Ci sono così utenti privati che si incuriosiscono, si piacciono nelle presentazioni e quindi si danno appuntamento in una chatroom privata per fare sesso virtuale. Esiste poi anche il sesso virtuale con le cam girl. Ragazze che si spogliano e si masturbano in webcam su canali pubblici e privati, che possono dedicarsi anche ai Private, cioè sessioni con alcuni dei follower vip che pagano di più per l’esclusiva o addirittura sessioni tete-a-tete – dove la webcam girl si spoglia ma fa lo stesso anche il ragazzo in cam, che di fatto sono l’equivalente virtuale dell’incontro con una escort virtuale. Secondo alcuni si tratta di giochi erotici molto belli, durante i quali le distanze si annullano e si fa davvero qualcosa di simile al sesso. Secondo altri invece si tratta solo una forma di pornografia face-to-face, dove cioè il/la performer veicola i suoi contenuti porno direttamente ad un target preciso. L’utilizzo di toys di ultima generazione, che possono essere attivati e controllati da remoto – cioè anche da chi si trova dall’altra parte del mondo, facilita comunque lo sviluppo di un’interazione più calda. In altre parole, anche se manca il contatto fisico vero e proprio, la stimolazione da lontano c’è tutta.
Concludendo, vorremo fare una considerazione rivolta a tutti i moralisti che condannano a prescindere il sesso virtuale. Prima ancora del pene e della vagina, del culo e delle tette, l’organo sessuale più importante del nostro corpo è il nostro cervello. L’attività di masturbazione, che proprio da qui, dalle fantasie, parte, da solo o in compagnia, è vecchia quanto la stessa storia dell’uomo.
Il sesso virtuale, quello che si fa nelle chat erotiche, per molti che sono anche accompagnati è una forma di evasione dalla routine, un non-tradimento o un tradimento lieve in cui non si fa niente di male, non c’è contatto vero e proprio d’altronde.