Lo chiamano “stealthing” ed è la moda del momento in ambito di trasgressioni sessuali, per quanto deprecabile. Lo praticano uomini etero e gay ed è la pratica secondo cui ad un certo punto del rapporto sessuale ci si toglie il preservativo. Quale che sia lo scopo di tale pratica, al momento non è ancora chiaro, ma lo stanno studiando i ricercatori che si occupano del Columbia Journal of Gender and Law.
Lo stealthing una tendenza inquietante nata nelle comunità online
Una tendenza inquietante – racconta l’autrice dello studio Alexandra Brodsky, che ha intervistato alcune delle vittime di stealthing. Una pratica nata in quelle comunità online borderline in cui gli uomini promuovono una nuova filosofia del machismo, invitando i loro coetanei a “diffondere il loro seme“. Dietro a tutto ciò ci sarebbe la volontà di far penetrare a livelo sociale una nuova ideologia legata alla supremazia maschile. Secondo queste “menti illuminate” la violenza sarebbe parte integrante del diritto naturale di un uomo.
Nessuno però forse ha pensato veramente alle conseguente che la rimozione del profilattico durante il sesso può portare. Da una parte la trasmissione di malattie veneree all’interno di rapporti occasionali. Dall’altra, una forzatura, la trasformazione di un atto consensuale in un atto non consensuale. Insomma un tipo particolare di violenza di genere, che amplifica esponenzialmente il rischio di gravidanza e di infezioni sessualmente trasmessibili.
Esercitare il potere sulla propria partner rimuovendo il preservativo è insomma un atto molto pericoloso, oltre che una chiara violazione dell’autonomia del corpo delle donne. Tanto più che la storia della supremazia maschile non è un’assoluta novità, ma una pratica secolare che solo negli ultimi decenni si era andata lentamente eradicando.
Certo è che, là dove l’opinione pubblica mancherà di elaborare una condanna, ci penseranno le leggi. Di fatto un uomo in Svizzera è già stato condannato negli ultimi mesi per stupro essendosi reso colpevole di questa stessa pratica.