Cara Tania, leggendo le diverse persone che scrivono alla tua rubrica mi sono convinta che forse posso avere uno spazio anch’io. Non so se questa mia missiva sarà pubblicata, ma spero almeno di ricevere da te una risposta anche in forma privata. Questo segreto che confesso a te in forma anonima non lo conosce nessuno, all’infuori di quelle due amiche a cui non ho mai nascosto niente.
Mi ritengo una donna felicemente sposata, ho un matrimonio solido che dura da 18 anni ormai, con due figli splendidi che crescono in armonia. Mio marito mi ama e non sta nella pelle all’idea di fare l’amore con me. Ma io negli ultimi tre anni ho sviluppato un forte bisogno di conoscere altri uomini, per uno strano sentimento di curiosità che mi assale dalla punta del cervello fin dentro al mio sesso. Inizialmente era successo qualcosa con un collega sul luogo di lavoro, ma io avevo tenuto a bada le voglie nascenti. So che mio marito è un uomo all’antica, per lui non esiste un matrimonio aperto, non è concepibile. Quando soltanto avevo sollevato con lui l’argomento l’avevo trovato stizzito, ed avevo dovuto chiamare in causa un’amica che anche lui aveva incontrato una volta e che sapeva fosse di abitudini sessuali piuttosto libertine.
Nonostante fossi riuscita a tenermi lontana dalle avanches di quel primo collega, sapevo che i miei occhi non potevano mentire. Anche loro parlavano di quella mia curiosità, di quella mia voglia che lentamente cresceva dentro di me. In palestra non riuscivo più di tanto a trattenermi. Se entrava qualche bell’imbusto nella saletta delle macchine io non potevo far a meno di inspirare profondamente. Mi attirava l’odore differente dei diversi uomini che incontravo e sognavo di poter approfondire il loro sapore, il loro gusto. Non riuscivo a togliermelo dalla testa.
Dopo alcuni mesi in cui avevo cercato di trattenere la mia forte attrazione per gli uomini passai ad una fase successiva. Da tempo conoscevo alcuni siti di incontri online e bakeche per gli annunci personali ed erotici, in quanto avevo seguito da vicino la vicenda di un’amica zitella che dopo un lungo peregrinare aveva trovato proprio su internet l’amore della sua vita – o meglio, chi la soddisfaceva a pieno.
Fu così che l’idea di esporre il mio sesso a degli sconosciuti cominciò a balenarmi in testa eccitandomi. Magari non potevo averli fisicamente, ma spiarli mentre si eccitavano, mentre si toccavano pensando a me, vedendomi, era molto ma molto intrigante. Così ho iniziato a cercare gli uomini che avrei voluto mi vedessero nuda. Prima mostravo solo il seno nelle videochiamate, poi avevo cominciato a tenere una sorta di blog privato su Tumblr in cui indirizzavo i miei aspiranti spasimanti. In poco tempo avevo ricevuto un sacco di commenti e tutti si dichiaravano pazzi di me, pronti a portarmi in capo al mondo, a soddisfare ogni mio desiderio.
Rispondere alle loro richieste, alle loro chiamate per incontri reali era al momento ancora un tabù per me. Ormai era quasi una routine, mi piaceva mandare loro le mie immagini tutta nuda, poi una volta che si erano eccitate per bene, mi staccavo dalla videochiamata e mi prendevo un po’ di piacere tutto per me.
Cara Tania, galeotto fu l’ufficio. Un collega di molto più giovane di me, con cui non avevo mai avuto grandi scambi, mi stava tenendo d’occhio da tempo. Aveva notato il mio precedente flirt – poi andato in fumo, con il capo dell’ufficio tecnico. Piano piano cominciò a circuirmi nei locali della macchinetta del caffè. Non era pretenzioso, ma piuttosto era fiducioso e mi ha incoraggiato a essere rilassata con lui. Abbiamo avuto un primo incontro per un gelato e poi mi ha telefonato sul mio cellulare – qualcuno con un pretesto gli aveva dato il mio numero. Io non potevo nascondere di essere fisicamente attratta da lui quindi in meno di due ore siamo finiti sotto le coperte. Dopo alcuni mesi di frequentazioni sempre più assidue mi è venuto a noia e da allora sono entrata in una specie di circolo vizioso. Ne voglio sempre di più, di smancerie, di effusioni, di sguardi eccitati di uomini. Il bello è che mio marito non sembra assolutamente accorgersi di nulla ed io non trovo un limite alla mia fantasia erotica.
Sapevo di avere un corpo molto sexy – a 43 anni ero nel pieno della mia forma fisica, ma volevo ancora di più. Avevo l’attenzione degli uomini, ma adesso mi avrebbe fatto piacere incontrare una persona
trans a Torino, non per andarci a letto, ma solo per provare questa esperienza, capire. Sono partita da quattro chiacchiere in chat ed adesso sono praticamente innamorata di una trans di nome Piera che vive a Torino nei pressi della Stazione di Porta Nuova e fa la cameriera in un bar.
Tania Rossi risponde
Cara anonima, ho deciso di pubblicare integralmente la tua lettera perché è indicativa di come la tua situazione, ogni situazione, sia mutevole. Siamo esseri umani, viviamo di piccole e grandi felicità, tutte più o meno effimere. È più importante coltivare il sogno della sempiterna fedeltà o forse è anche necessario ascoltare le voci sottili che ci spingono ad andare oltre, a guardare con occhi diversi il mondo che ci circonda? Con la tua esperienza ci hai raccontato che assumersi il coraggio delle proprie scelte ci rende liberi, di dormire bene la notte e di sognare ad occhi aperti di giorno.