Sesso e tecnologia, l’innovazione passa anche da qui. Merito di Angelina Aleksandrovich, storyteller ucraina che dopo essersi laureata in Graphic Design Communication a Londra sviluppando una cuffia VR (Virtual Reality) da micelio di funghi s’è dedicata al campo della Extended Reality (XR), che unisce i mondi fisico e virtuale unendo realtà aumentata (AR), realtà virtuale (VR) e realtà mista (MR), senza precludere nuove scoperte.
Angelina ha fondato Raspberry Dream Labs (RDL), una startup che crea soluzioni multisensoriali innovative per esperienze sessuali usando la tecnologia XR. Perché? Sostiene di non aver mai ricevuto una educazione sessuale, mancanza che l’ha spinta a cercare di capire la verità sulla sessualità. «Quando avevo 12 anni, mi comportavo come una donna adulta e disinibita. Questo mi ha esposta alle risatine, alle barzellette e ai commenti sporchi» racconta. L’obiettivo della sua RDL è migliorarle ed espandere le relazioni sessuali umane con soluzioni tecnologiche, creando una nuova era di esperienze illimitate.
Si definisce «futurista e transumanista specializzata nella narrazione creativa attraverso la tecnologia della realtà estesa», dove per transumanesimo intende «un movimento filosofico che sostiene la trasformazione della condizione umana sviluppando. Trasformazione attraverso tecnologie sofisticate ampiamente disponibili per migliorare notevolmente l’intelletto e la fisiologia».
Tre i progetti di RDL. Il primo è la seduzione sensoriale, una ricerca artistica che esplora la natura dell’eccitazione sessuale multisensoriali e come possa essere condivisa tra più persone in XR. In pratica un hub per Sesso in realtà virtuale. Il secondo progetto si chiama Unsensored e intende avviare conversazioni sul sesso positive per il corpo e la mente, rompendo i tabù esistenti. si tratta di mini-conferenze bimestrali e chat bisettimanali nel mondo VR. Infine Sensible, è un calendario di serate a tema, con spettacoli che estendono le esperienze sessuali con l’uso della tecnologia e della realtà estesa.
Il problema è la censura su Facebook e Instagram. «Assurdo, perché queste piattaforme consentono annunci relativi alla disfunzione erettile, ma bandisce ingiustamente gli annunci per il piacere delle donne» attacca Angelina, sottolineando che la pandemia globale di Coronavirus ha rappresentato un acceleratore per le app di benessere sessuale o i simulatori VR.
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