Zone erogene femminili, si sente spesso parlare di loro, ma quali sono e come si comportano le aree in cui scatta la passione? Visto che buona parte del pubblico di Piuincontri è composto da maschietti, l’argomento è di “scottante attualità”. Ero-gena, dal greco antico, significa ‘che genera amore’ e in queste aree si viene appunto a creare la sensibilità amorosa. Si tratta di numerose aree del corpo in cui si ha una maggiore sensibilità agli stimoli, tale da suscitare una risposta a livello sessuale.
Per conoscere quali sono le zone erogene donne, come stimolare quelle che già conosci e come scoprirne di nuove, abbiamo preparato per te questa guida.
Zone erogene femminili: per un approccio a tutto campo
Prima di cominciare questo viaggio è doverosa una premessa. È vero che esistono punti erogeni specifici – e andremo ad elencare alcuni dei più importanti, ma l’intero corpo è attraversato da terminazioni nervose e specifici sensori. Bisogna infatti che l’uomo sia aperto a scoprire, stimolando la partner con giochi e trucchi, magari rivisitati al momento. Per molti questo viaggio non è un’impresa facile, scoprire i punti deboli ed i ‘bottoni‘ del corpo di una donna è infatti un’attività piuttosto complessa. Spesso ci vuole molta pazienza e abnegazione da parte dell’uomo, ma saper giocare è sempre la carta in più che ti condurrà al successo!
Zone erogene donna: le aree di cui prendersi cura per attivare la voglia e rafforzare il piacere
In una puntata di Friends, Monica, interpretata da Courtney Cox, elenca i 7 punti cardinali per quanto riguarda le zone erogene donna. Nel nostro elenco andremo a riportare alcuni dei consigli della famosa serie tv americana, integrandoli. L’importante è conoscere l’area in cui si va ad intervenire ed informarsi su quali sono le migliori tecniche specifiche di stimolazione.
1. Le mani: l’interno del polso
La zona delle mani rappresenta un’importante area di contatto amoroso, sia nei rapporti sul nascere che in quelli più navigati. Succhiare le dita è inoltre una forma di sesso orale. In quest’area però il punto più sensibile è la parte interna del polso, vera zona erogena contenente una marea di terminazioni nervose e un bel po’ di flusso sanguigno. L’interno del polso deve essere stimolato delicatamente, va infatti considerato come uno dei punti di primo impulso, di creazione dell’intimità. Va visto proprio come un bottone che ci mette un po’ per attivarsi, non bisogna aver fretta di stimolare questa parte, associandovi magari anche un contatto visivo.
2. Il collo: la nuca
Nella letteratura amorosa di tutti i tempi, i baci sul collo hanno sempre rappresentato un must. La nuca è la parte posteriore del collo, e qui sono eccitanti i sospiri, i baci, le carezze sensuali e le leccate di lingua. Secondo i dati, le donne considerano la nuca una delle aree a maggiore densità erotica, al primo posto davanti al seno e ad altre aree maggiormente presenti nell’immaginario erotico condiviso. Se il collo, nella sua parte anteriore con il décolleté, è sempre in vista, la nuca è invece una zona più nascosta e di solito poco esplorata. Qui la devi toccare piano con le mani calde, baciare e mordicchiare gentilmente, ascoltandola. Puoi cominciare mentre la baci, facendo scorrere leggermente su e giù per il collo di lei le tue dita.
3. Le orecchie
Per molti sono un’ecosistema a parte, le orecchie, con la loro forma e la sensibilità così particolare.
Bisogna avvicinarsi alle orecchie con grande delicatezza, con le mani, poi è possibile dare baci – senza schioccare! Mordicchiando delicatamente i lobi, baciando e leccando l’orecchio esterno. La parte posteriore, vicino all’attaccatura del cranio, è inoltre molto sensibile ai getti d’aria calda – questo è il segreto di alcuni dei più famosi latin lover!
4. Le labbra
Le labbra non sono solo il punto attraverso cui dare e ricevere baci sulla bocca. Il corpo umano femminile può essere esplorato in più direzioni e sulle labbra c’è molto da fare. Possono essere toccate e stuzzicate con le dita. Per stimolare un crescendo inoltre può soffermarti a darle baci vicino alle labbra, senza sbavare, facendo crescere la voglia e rimandando il bacio.
5. Il segreto delle gambe: la parte posteriore del ginocchio
Ci allontaniamo per un momento dalle zone erogene più tradizionali per andare ad esplorare un’area molto interessante. La parte posteriore del ginocchio è un’area dove passano moltissimi fasci di nervi, e spesso queste terminazioni nervose non vengono stimolate o massaggiate. Si può partire dai polpacci, per salire fino al retro del ginocchio, soffermandosi per poi risalire fino alla coscia.
6. I Seni
Le tette sono la fantasia erotica della maggior parte degli uomini, il segreto è costruirvi attorno l’eccitazione. Non c’è bisogno di saltarci subito addosso, stringendo il seno e rischiando di fare male alla propria partner. Proprio perché molte donne hanno i capezzoli sensibili è necessario partire sempre con morbidezza, senza stringerli troppo forte. Ascoltando i suoi feedback, potrai capire cosa le piace di più.
7. Il Culo
C’è chi dice che sul culo ormai si sia detto tutto, ma quello che sappiamo lo conosciamo soprattutto in quanto uomini. A noi piace il culo, afferrarlo, stringerlo e magari poterlo prendere. Ma se parliamo delle natiche come zona erogena, dobbiamo considerare una serie di presupposti. Chiedi il suo consenso prima di andare a scavare qui. Ecco perché è sempre necessario in questo caso capire se lei vuole e, se è possibile proseguire, capire come sfruttare il potenziale erogeno. A molte piace essere toccate delicatamente sui glutei, mentre altre preferiscono essere schiaffeggiate, soprattutto durante gli amplessi. Diverse amano essere esplorate con il ditino proprio lì dietro, con o senza penetrazione dell’ano. Ma sia le chiappe che il culo sono una fantastica area da esplorare con la lingua.
8. La parte interna delle cosce
Le cosce non vanno sottovalutate. Raggiungile con le dita dal sotto della gonna e lei quasi sicuramente vorrà che tu continui. La parte interna delle cosce è un’area molto importante, basti pensare a cosa avviene durante l’amplesso nella posizione del missionario, con lei che usa le cosce per avvolgere e stringere il partner. Se decidi di dedicarti alle cosce per risvegliare l’eccitazione femminile, puoi prendere qualche appunto. Quest’area è infatti molto sensibile ai piccoli morsi, ai bacetti e alle leccate. Se ti stai organizzando al meglio per una serata piccante, potresti ricordarti di utilizzare un cubetto di ghiaccio in quest’area durante i preliminari, muovendolo su e giù per stimolare in lei nuove vertiginose emozioni.
9. Pube e Vagina
Partiamo dalla zona al di sopra dell’osso pubico, che forse avrai avuto modo di considerare per la sua morbidezza. Qui infatti si trova un sacco di tessuto adiposo e stimolare quest’area può portare ad un forte innalzamento dell’eccitazione. Qui ci sono molte terminazioni nervose che si attivano così come ghiandole che emettono feromoni, profumo naturale del corpo e sudore.
Ecco perché l’area che dal pube scende e comprende la vagina è forse la zona erogena per antonomasia. Quando si interviene da queste parti è necessaria la massima delicatezza che si accompagni a creatività e gentilezza. La vagina è fiore e come tale va trattato.
10. I Piedi
I piedi sono considerati al giorno d’oggi un vero e proprio oggetto del desiderio, quindi più che altro sono una zona erogena per chi stimola più che per chi riceve. Tuttavia, per alcune donne, i piedi, toccati, leccati, succhiati, sono una delle zone erogene più attrattive.
Puoi partire massaggiando, esercitando con le mani una leggera pressione sulle suole e sui polpastrelli delle dita per aumentare l’eccitazione. Puoi a questo punto inoltrarti a massaggiare leggermente il tessuto tra le dita, arrivando magari a succhiare quest’area. La suola del piede può essere massaggiata con il palmo della mano o leggermente graffiata con le unghie.
Concludendo il nostro viaggio nei meandri dell’attivazione dei punti erogeni femminili vogliamo citarvi questo link per approfondire, ma è doveroso anche citare anche altre zone erogene donna di interesse minore. Nella testa c’è il cuoio capelluto. Toccare o massaggiare quest’area può essere rilassante ma anche eccitante, l’importante è giocare e percepire in che modo reagisce la partner. Poi ci sono le ascelle, altra zona ad altissima sensibilità. Considerata un’area sporca per la presenza di peli e di sudore, questa zona può essere stimolata con un movimento deciso e circolare, un lieve solletico che stuzzica l’eccitazione sessuale. Proseguendo il discorso sul pube, anche l’area dello stomaco inferiore è particolarmente eccitabile con carezze sensuali e piccoli grattini con le unghie.