L’operazione di ingrandimento del pene, un tempo era più impegnativa dal punto di vista chirurgico rispetto ai giorni nostri. Si trattava di un’operazione non troppo diffusa, riservata ai cosiddetti microdotati. Da qualche anno a questa parte si è invece registrata un’impennata di questo tipo di interventi chirurgici, soprattutto fra i normodotati, che desiderano ottenere un pene gigante per tutta una serie di motivi. Far godere di più le proprie amanti, sentirsi più forte, sicuro o potente, o semplicemente per un vezzo a livello estetico, per esibire il mandrillo sotto la doccia dopo gli allenamenti di calcetto o meglio ancora in palestra.
Intorno alla penis extension o ingrandimento chirurgico del pene sta registrando un incremento di interesse… ma si tratta di una pratica affidabile? Questa tecnica funziona effettivamente e fa diventare il pene più grande? Insomma, si tratta di una pratica chirurgica sicura, a cui è possibile rivolgersi tranquillamente e con serenità rispetto ai risultati ottenuti, o piuttosto si tratta di una truffa? Molto spesso la pubblicità relativa all’ingrandimento del pene viaggia sui canali di SPAM più aggressivi e ciò fa sì che che questo mondo sia circondato da un’aura non troppo bella, che sa di pacchi e truffe.
L’inchiesta del Guardian sull’ingrandimento del pene
Come riporta l’autorevole giornale britannico The Guardian, la penis extension è un’opzione a cui sempre più persone si rivolgono. In un articolo apparso lo scorso 26 settembre 2018 sull’edizione online del quotidiano di Manchester è stata pubblicata un’interessante inchiesta al riguardo. La lunghezza media del pisello di un uomo inglese è di 13,1 centimetri quando è ritto, di 9,3 centimetri quando è moscio (il pene degli italiani in media invece raggiunge 14,7 – 16,1 centimetri in posizione eretta).
Il Guardian riporta la testimonianza di Alistair, 55 anni, professione decoratore. “Ho pagato più di 9.000 euro con il risultato di essere stato mutilato. Si è trattato di un vero e proprio macello. La mia compagna ha detto che il mio pene sembrava una ferita di guerra. La mia erezione ormai è rovinata per sempre.” Alistair non è l’unico paziente inglese andato incontro a problemi di infezioni, noduli e disfunzioni erettili dopo l’operazione.
Ma nonostante ciò aumentano le richieste in città come Manchester, Sheffield, Birmingham e Leeds. Anche a Londra i dati sono impressionanti, il London Centre for Aesthetic Surgery, uno dei tanti istituti privati che offrono questo tipo di operazione, ha registrato più di 250 operazioni al pene nel 2017, a fronte di poche decine di richieste negli anni novanta. Tra il 2013 e il 2017, i membri della Società Internazionale di Chirurgia Plastica Estetica hanno eseguito 45.404 operazioni di ingrandimento del pene a livello mondiale.
Secondo alcuni analisti la crescente domanda sarebbe da ascriversi anche alla diffusione in epoca moderna del porno, ai suoi modelli ed esempi legati alla sfera sessuale.
Ma come funziona di norma un’operazione di ingrandimento del pene?
In primo luogo il chirurgo recide il legamento sospensorio del pene, portandolo alcuni centimetri più sotto per ottenere maggiore lunghezza ed estensione. Una certa quantità di grasso viene estratta dallo stomaco del paziente per essere iniettato all’interno del pene, in modo da aumentarne la circonferenza. Per l’operazione, che può costare dai 6.000 ai 10.000 euro, ci vuole poco più d’un ora, il problema sono gli strascichi. Il pene deve restare fasciato per almeno 10 giorni e il paziente deve astenersi dal sesso per circa un mese. Ma il decorso completo può durare oltre un mese, e prevede la prescrizione di farmaci soppressori dell’erezione in modo da non compromettere le medicazioni e i punti. L’aspetto importante da capire è che, se il pene è più largo in ogni caso, cambia solo la lunghezza del pene da moscio, non quella del pene in erezione, che in generale può essere solo 1 o 1,5 centimetri più lungo del normale.
Se alcuni si lamentano di operazioni malriuscite e peni compromessi, molti sono i clienti soddisfatti.
Etero e gay, single, sposati, ventenni e sessantenni. Chi si rivolge a queste operazioni lo fa per sentirsi più sicuro e felice.