Quali sono le migliori pornostar trans in Italia?
Per quanto il settore del porno transgender sia molto apprezzato anche in Italia, per ora i protagonisti italiani del cinema hard in versione trans non sono ancora molti. Più facilmente, si tratta di transessuali più o meno celebri, spesso impegnati nel mondo dell’intrattenimento, delle escort e dei trans che si dedicano al cinema porno.
Efe Bal è una bellissima transessuale italiana di origina turca, nota da tempo per la sua professione di escort, ma anche per l’attivismo politico e sociale di cui spesso si rende protagonista con performance originali e piuttosto provocanti. Recentemente, l’escort transgender ha deciso di impegnarsi anche nel settore del cinema porno.
Eva Robins è senza dubbio la più famosa tra le star italiane del mondo transgender, ancora all’epoca in cui questa parola non era nota. Oggi Eva è una bella donna over 50, la cui particolarità è quella di essere ermafrodita e non aver mai voluto sottoporsi ad un intervento. Fin da giovane, ha seguito una terapia ormonale per bloccare lo sviluppo dei caratteri sessuali maschili, ma non ha mai fatto ricorso ad un intervento, raggiungendo comunque il proprio equilibrio.
Maurizia Paradiso, classe 1955, è stata una delle migliori pornostar trans italiane e tra le più trasgressive, che ha cambiato sesso tramite una serie di interventi a poco più di 20 anni. Dopo una significativa carriera nell’ambito del cinema hard, si è orientata verso il settore dei salotti televisivi, dove tutt’ora è nota come conduttrice.
Silvia Burgio, nota per aver partecipato al Grande Fratello, non si considera una trans, ma semplicemente una donna. Lavora come animatrice nel settore dell’intrattenimento notturno e come truccatrice.
Pur non essendo una porno diva nel senso stretto del termine, Vladimir Luxuria resta sempre la più famosa transgender italiana. Lavora come opinionista e attrice cinematografica e teatrale ma anche come scrittrice a autrice di testi per il teatro. Luxuria è particolarmente nota per il suo attivismo politico e per l’impegno intrapreso nella difesa dei diritti LGBT.