Idolo della filmografia hard e dell’immaginario erotico per adulti, la pornostar giapponese, Asami Sugura ha ormai da alcuni anni dato una svolta alla sua carriera. Conosciutissima nel mondo dell’intrattenimento per adulti, Asami ha iniziato anche a girare film horror splatter.
Per anni, è stata una delle pornodive più famose del Giappone, con il suo aspetto da brava ragazza, la pelle liscia e candida e due occhioni innocenti e sottomessi che la rendevano richiestissima da tutti i produttori hard. Poi, nel 2008, c’è stata la svolta. Asami si è trasformata in un eroina dark, spietata, una vendicatrice sanguinaria per film splatter a basso budget, con una serie di pellicole come The Machine Girl, RoboGeisha, Helldriver. Presto, ne uscirà uno nuovo dal titolo Gun Woman.
Allo Siteges Film Festival, Asami, però, ha parlato del suo passato da pornostar e dell’industria per adulti nipponica. In Giappone, secondo l’ex diva dell’hard, c’è una gran tradizione di cinema rosa, inteso come thriller violenti con mucchi di nudità gratuita e scene ambigue. Tutto viene sbattuto in primo piano senza censure. Poi, quando si parla del porno, allora, ecco che ogni cosa deve essere fatta in gran segreto!
Il porno si gira, si guarda, ma non se ne parla! Nel suo paese non le è mai capitato di firmare autografi, né di essere riconosciuta per strada, cosa, invece, che le succede di frequente in Europa e in America.
Poi, Asami ha aggiunto che le piacerebbe dare una svolta decisiva alla sua carriera, ma che purtroppo avendo fatto film hard, resterà per sempre segnata con quell’etichetta. Difficile, dunque, per la pornostar l’idea di diventare attrice mainstream, conclude, infine, con una nota di amarezza nella voce. Eppure, lei si sente un’attrice completa. I porno giapponesi sviluppano storie, hanno copioni complessi e richiedono buone capacità di recitazione!
E voi cosa ne pensate, siete suoi grandi fan?