Sesso e lavoro sono due termini che tendiamo a non accostare tra loro per evitare di scadere in quelle situazioni che leggi, regolamenti interni e welfare cercano di contrastare da decenni. Tuttavia la scienza ha trovato una correlazione diretta tra l’appagamento sessuale e le prestazioni migliorative. Vediamo meglio in che modo il sesso a lavoro è capace di migliorare il rendimento delle persone e per quali ragioni..
Sesso a lavoro? Si ma con delle eccezioni
Le aziende non gradiscono la socializzazione sessuale tra colleghi e incentivano solamente quella relazionale superficiale, essenziale per cooperare in modo proficuo migliorando la produttività del gruppo e dei flussi di lavoro.
Tuttavia è vero anche che l’attività sessuale sia da sempre incamerata come l’origine del senso di piacere e di appagamento che aiuta le persone a sentirsi più felici e motivate come suggerito da una serie di studi di cui parleremo a breve.
Per essere produttivi e motivati, dopotutto, le persone devono essere rilassate, felici ed appagate e, pertanto, sesso e lavoro potrebbero essere più correlati di quanto si è pensato sino ad ora. Nello specifico ci riferiamo allo studio del Journal of Management
che sosterrebbe come il sesso possa essere un ottimo toccasana per il lavoro. In che modo? Vediamo di fare chiarezza sull’argomento.
Meglio evitare di creare situazioni di imbarazzo tra colleghi
Per prima cosa chiariamo che lo studio che abbiamo preso ad esame per trattare l’argomento non parla mai di sesso a lavoro ma della correlazione tra l’appagamento e la produttività. Non ci permetteremmo mai di suggerire di concedersi una pausa piccante all’interno delle mura aziendali o dell’orario di lavoro ma, qualora questo dovesse capitare, è chiaro che le ripercussioni positive sono molteplici.
Certo, la situazione potrebbe precipitare considerevolmente se lo statuto aziendale vieta relazioni tra colleghi o se qualcuno dovesse esser colto in fragrante da colleghi, responsabili e collaboratori. In queste situazioni le ripercussioni possono essere anche molto gravi e, pertanto, è sempre preferibile tenere al di fuori delle mura lavorative aspetti privati e personali come l’appagamento sessuale.
Appagamento sessuale e umore sul lavoro
In sostanza l’attività sessuale dona una spinta positiva all’umore che si protrae per circa 24 ore e che aiuta le persone ad essere più serene, sicure di sé e concentrate sugli obiettivi lavorativi. A conti fatti, quindi, anche un rapporto sessuale il giorno prima di andare a lavoro potrebbe produrre effetti positivi sui lavoratori che risulteranno più attraenti, più sicuri di sé e, quindi, più “illuminanti.
Come riportato dalla rivista il rapporto sessuale stimola il rilascio di dopamina, il neurotrasmettitore che attiva i centri di ricompensa del cervello. Dopo un rapporto sessuale il nostro corpo rilascia ossitocina ed endorfine alleviando ansia, nervosismo, tensione e stress. Pertanto il sesso è sinonimo di calma, appagamento e rilassamento, elementi essenziali per condurre una vita lavorativa soddisfacente e concentrata su mansioni e obiettivi da raggiungere.
Il sesso a lavoro potrebbe anche pregiudicare le performance
Sarà per questo che Per-Erik Muskos, membro del consiglio comunale di Övertorneå, in Svezia, abbia proposto l’ora di permesso retribuita per fare sesso? L’idea ha subito creato numerose reazioni online e, al di la di battutine piccanti e commenti esilaranti potremmo considerarla molto più evoluta di tante altre proposte in materia di welfare.
Tuttavia occorre ricordare che, stando agli studi pubblicati sul sopra citato Journal of Management, il sesso sul posto di lavoro potrebbe causare conseguenze tutt’altro che benefiche.
Tra le possibili conseguenze sono state evidenziate ripercussioni decisamente negative come la difficoltà a staccare la spina, l’insoddisfazione per la vita sessuale a casa, la tendenza a portarsi a casa il lavoro influendo negativamente sulla vita di coppia.