Sul calo del desiderio sessuale sono stati scritti libri, articoli, approfondimenti e un’infinità di materiale scientifico al quale non abbiamo alcun intento di sostituirci come portatori di verità. Il punto è che ci riferiamo ad una problematica che nasce da cause fisiche e psicologiche che, per evidenti questioni di spazio, non potremo approfondire in modo completo nelle righe che seguiranno. Ciò che vogliamo fare, invece, è riassumere la copiosa letteratura scientifica analizzata sul tema del calo del desiderio sessuale e suggerirti spunti e consigli sulle motivazioni che potrebbero averlo causato e su come potresti contrastarlo.
Cos’è il calo del desiderio sessuale?
Il calo del desiderio sessuale colpisce uomini e donne e si manifesta attraverso una riduzione della frequenza e dell’intensità del desiderio spontaneo o stimolato da input erotici.
Tutto comincia dalla libido, una delle fasi del ciclo sessuale responsabile di innescare l’eccitazione grazie al piacere erotico. Ebbene nell’arco di questa fase si colloca il desiderio che si ritiene essere influenzato da vari fattori tra cui i livelli ormonali, lo stato di salute e persino l’alimentazione.
Ad influenzare il desiderio sessuale concorre anche l’assunzione di farmaci così come lo status psicologico del soggetto che sviluppa fantasie, preferenze e atti mirati alla soddisfazione del proprio corpo.
Il calo della libido può essere transitorio o più duraturo
In alcuni casi il calo del desiderio sessuale potrebbe essere momentaneo, ovvero legato ad uno stile di vita transitorio che risulta essere frustrante, stancante o stressante. In altri casi, invece, il calo della libido è associato a patologie che provocano alterazioni dei livelli ormonali, dolore fisico, depressione maggiore e così via.
Differenze tra uomini e donne
Pertanto la scienza distingue tra uomo e donna tale condizione, specificando come per il pubblico femminile questa condizione sia correlata a rapporti dolorosi e vaginismi.
In particolare ci riferiamo alle dispareunie e agli spasmi non volontari della parete vaginale che rendono impossibile la penetrazione. Per gli uomini, invece, il calo del desiderio sessuale è correlato alla difficoltà di mantenere l’erezione completa nota come disfunzione erettile.
Le conseguenze sulla vita privata e relazionale
In uomo e donna il calo del desiderio sessuale può provocare severe ripercussioni sulla sfera psicologica e sul rapporto di coppia. Non solo. Tale condizione può avere effetti anche sulla sfera personale agendo sull’autostima e sulla sicurezza di sé che, certamente, hanno un certo peso durante la prestazione sessuale.
Ma non è tutto. A causare il calo del desiderio sessuale potrebbero concorrere malattie endocrine, squilibri ormonali, affezioni genitali e disturbi neurologici. Pertanto l’argomento dovrebbe essere affrontato con una certa cautela e, soprattutto, senza vergogna o timori da parte di chi ne è affetto.
Salute fisica e psichica funzionano a stretto contatto tra loro per cui tanto il diabete quanto la depressione possono concorrere a creare una situazione di calo del desiderio. Per non parlare delle dinamiche di coppia che, quando vengono disturbate da meccanismi relazionali patologici innescano automaticamente un calo del desiderio.
Un sintomo da non sottovalutare
La scienza ritiene doveroso classificare il calo del desiderio come un sintomo aspecifico comune ad un’ampia varietà di patologie e disturbi fisici e psichici oltre a evidenziare la stretta correlazione tra la sua insorgenza e l’esistenza di problematiche comunicative all’interno della coppia.
Per tutte queste ragioni il miglior modo per affrontarlo è chiarire con il medico l’eventuale presenza di disturbi e patologie e, solo dopo averle escluse, passare ad analizzare le dinamiche interne della coppia.
In ambito relazionale e psichico il calo del desiderio sessuale può derivare dai cambiamenti che possono riguardare la vita dei partner o il loro aspetto fisico. Nella maggior parte dei casi questo problema sorge quando le fantasie sessuali dell’uno non siano comprese o ascoltate dall’altro, spingendolo a cercare soddisfazione altrove.
Routine di coppia e calo del desiderio sessuale
Molto spesso si tende ad incolpare la cosiddetta “routine di coppia” quale causa scatenante del calo del desiderio sebbene riteniamo che questa considerazione possa essere fuorviante per chi lo vive.
In realtà non è la routine in sé a diminuire la libido delle persone ma la presenza di meccanismi tali per cui viene a mancare la comunicazione, ovvero la comprensione reciproca dell’altro.
Un partner inascoltato e dato per scontato potrebbe perdere interesse, sentirsi a disagio o giudicato e questo avviene soprattutto dopo grandi cambiamenti come convivenza, matrimonio o arrivo di un figlio.
Un problema di cui non bisogna avere vergogna
Per contro la società tende a colpevolizzare chi vive il calo del desiderio, soprattutto se questo va alla ricerca di piacere altrove. È chiaro che in una società monogamica tale comportamento sia giudicato “riprovevole” ma se cerchiamo di osservarlo senza giudizi personali ci sembrerà una conseguenza scontata e giustificabile.
Affrontare il calo di desiderio, quindi, può diventare un viaggio di scoperta personale o di coppia a seconda di come lo viviamo e cosa ci sta più a cuore. Escludendo le patologie e gli affaticamenti fisici che tutti possiamo vivere anche più volte durante l’anno, sarà necessario affrontare la nostra psiche e capire ciò che innesca il raffreddamento sessuale.
Se l’insoddisfazione ha radici emotive la cosa migliore da fare è aprirsi con il partner, provando a condividere fantasie che provocano eccitazione e escludendo atti e giochi che, invece, non destano alcuna soddisfazione. Non di rado le nostre esigenze fisiche e psichiche cambiano e, proprio per questo, la cosa migliore che possiamo fare è ascoltarle, perseguirle e, perché no, condividerle.